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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Mosorrofa, i cittadini hanno raccolto le firme per uscire dal Comune

E' quanto denuncia il presidente del Comitato di quartiere Pasquale Andidero

Ancora una volta il presidente del Comitato di quartiere di Mosorrofa Pasquale Andidero denuncia la grave situazione del territorio. Spiega Andidero: "I cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, paesi collinari di circa 2500 abitanti, facenti parte del comune di Reggio Calabria, con due manifestazioni la prima in Piazza San Demetrio a Mosorrofa e la seconda davanti al Teatro Cilea hanno avviato una raccolta firme per chiedere le dimissioni di sindaco, giunta e consiglio comunale della città e contestualmente una petizione per conoscere il parere dei cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa circa l’eventualità, opportunità di distacco dal Comune di Reggio Calabria".

"Nel divenire sono avvenuti dei cambiamenti, è finita l’era dei facente funzioni e Giuseppe Falcomatà, sindaco eletto, è tornato in sella; il Prefetto Massimo Mariani è stato trasferito e al suo posto arriverà, la prima donna prefetto a Reggio Calabria Clara Vaccaro. Purtroppo non è cambiato niente per le comunità di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, anzi la situazione è peggiorata dal momento in cui dopo 45 anni di servizio, il dr. Antonino Pellicanò, Mmg delle frazioni collinari, è andato in pensione. La situazione della viabilità è sempre la stessa, la mancanza totale di spazi dove far giocare i nostri ragazzi e giovani è cronica (l’area di Bufano e l’ex campo sportivo sostanzialmente sono da anni sequestrati dall’amministrazione all’uso della collettività), le discariche continuano a formarsi e bruciarsi senza alcun controllo e le attese dei cittadini di un miglioramento della qualità della vita in questi quartieri è sempre più mortificata. Per non parlare di acqua, luce, cimitero, ecc... e della richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche per consentire a disabili e anziani di accedere in chiesa che giace ormai da troppo tempo nei cassetti dell’amministrazione comunale".

"Al seguito dei cambiamenti abbiamo interrotto la raccolta firme, che in breve tempo e senza forzature, ha raggiunto circa 600 sottoscrizioni espresse per le dimissioni di sindaco, giunta e Consiglio comunale e più di 430 cittadini hanno manifestato il desiderio di uscire dal Comune.  Letti senza analisi parrebbero piccoli numeri, ma per la realtà abitativa interessata alla sottoscrizione rappresentano un’altissima percentuale, e sono soprattutto fortemente indicativi di un grande disagio e della manifesta disaffezione verso questa amministrazione comunale".

"Come Comitato di quartiere  - continua Andidero - e cittadini di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa, abbiamo inviato una lettera al prefetto Massimo Mariani augurandogli una proficua prosecuzione nella sua nuova sede di Palermo del servizio reso allo Stato e ai cittadini e manifestandogli altresì la nostra totale insoddisfazione per i risultati ottenuti (nonostante il suo impegno) a seguito dei diversi colloqui intercorsi (in sede formale e non) vista la totale mancanza di rispetto delle promesse fatte dall’amministrazione comunale. Anche al presidente del Consiglio comunale Vincenzo Marra è stata inviata una lettera esprimendogli il pensiero dei cittadini riguardo alla lontananza dei consiglieri dai bisogni della gente, più attenti a se stessi che ai cittadini.

Altra lettera è stata inviata al sindaco reinsediato Falcomatà, nella quale è stato richiesto, in parole povere, di non voltarci nuovamente le spalle, come spesso in passato è avvenuto, e chiedendogli anche in questo terzo tempo, come da lui definito, di tenere conto delle esigenze primarie di un popolo che è allo stremo al fine di adoperarsi a cambiare la narrazione delle promesse mai mantenute con fatti concreti, con segni tangibili. Ad esempio potrebbe asfaltare integralmente subito la San Sperato Mosorrofa, così come fatto in altre zone comunali. Potrebbe attivarsi nel brevissimo tempo a dare uno spazio sicuro ai nostri ragazzi dove poter crescere nella convivialità, l’ex campo sportivo e l’area di Bufano sono la vergogna di questa amministrazione comunale.

Potrebbe accorgersi, prima che avvenga l’irreparabile, che quei guardrail devono essere sistemati definitivamente così come verificare con competenza lo stato di sicurezza dell’unica strada che collega questa periferia al centro cittadino. Potrebbe bonificare le discariche e attuare, così come da noi più volte richiesto, un sistema di sorveglianza punendo severamente i delinquenti che non rispettano le più banali regole di convivenza umana cosi da scoraggiare chi li volesse emulare. Potrebbe dar seguito alla richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche che impediscono o rendono difficile a disabili e anziani di accedere alla Chiesa (giace da anni nei cassetti dell’amministrazione comunale un progetto in tal senso presentato dalla parrocchia).

Potrebbe... e noi ne terremo conto e se necessario gli saremo vicini, ma se non farà niente, se il terzo tempo sarà la fotocopia invecchiata del primo e secondo, se le popolazioni di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa saranno ancora ai margini dei pensieri di questa amministrazione comunale allora scenderemo di nuovo in strada e questa volta con manifestazioni ancora più eclatanti. Al prefetto Massimo Mariani, al presidente del Consiglio comunale Vincenzo Marra e al sindaco Giuseppe Falcomatà abbiamo inviato le firme raccolte. Al sindaco abbiamo chiesta udienza per valutare insieme i margini di una possibile futura collaborazione".

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