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Martedì, 30 Aprile 2024
La polemica / Villa San Giovanni

I No Ponte chiedono a sindaci ed enti territoriali netta opposizione a iniziative a favore dell'opera

Il meeting che si svolgerà nei prossimi giorni a Villa con il patrocinio del Comune suscita polemica tra le associazioni contrarie

Continua la polemica sull'iniziativa pubblica incentrata sul ponte sullo Stretto, che si svolgerà a Villa San Giovanni con un chiaro orientamento a favore della grande opera. I rappresentanti del movimento No Ponte calabrese in una nota biasimano l'ospitalità del meeting da parte del Comune di Villa San Giovanni e commentano: "L’evento, organizzato da alcune associazioni del territorio e marcato dagli interventi di rappresentanti politici di destra nonché dalla presenza, quanto meno annunciata, del ministro Salvini, ha ricevuto il patrocinio di diversi comuni calabresi, compreso quello di Villa San Giovanni. Comprendiamo - proseguono - le ragioni della linea prudente e concertatrice sin qui adottata dalla sindaca Caminiti e dalla sua giunta, anche perché questo orientamento ha finora messo in evidenza le contraddizioni e le spaventose lacune di un progetto (ancora lontano dallo stadio esecutivo) che stravolgerà in particolare le città di Villa San Giovanni e Messina senza alcuna prospettiva di sviluppo per queste comunità". 

"Ma a nulla al momento è valso sciorinare tutte queste contraddizioni mettendo sul piatto studi su studi da parte di tecnici (sostenitori della necessità di realizzare un’opera per l’attraversamento stabile dello Stretto) a ribadire l’irrealizzabilità dell’opera, così come inascoltate sono rimaste le uscite dell’Anac e della Corte dei Conti: questo governo, con Salvini lancia in resta, non pare voglia intendere alcuna ragione". 

Per questo, secondo i No Ponte, "non si può ragionare e confrontarsi con chi è sordo ad ogni obiezione, soprattutto quando si prova a difendere e garantire un territorio di cui a Salvini e alla sua Lega non è interessato mai niente e alla sindaca di Villa così come ai sindaci dei comuni della Costa Viola, al sindaco metropolitano di Reggio Calabria, e a tutte le istituzioni che dovrebbero garantire e tutelare questi territori e i loro abitanti, chiediamo di rispedire in maniera determinata al mittente azioni e progetti calati dall’alto con arroganza e violenza". 

Riguardo il tema del convegno in programma nei prossimi giorni a Villa San Giovanni e volto a individuare le opportunità del ponte per i territori dello Stretto, dal movimento ribadiscono: "Il ponte sullo Stretto, come ormai è noto, non apporterà benefici diretti al territorio dello Stretto. Nessun impatto per l’80% di quel traffico annuale che è caratterizzato da pendolarismo locale, che non sarà coinvolto in alcun modo da un progetto di attraversamento statico dello Stretto. La popolazione di Villa San Giovanni e Messina - aggiungono - invece, subirà le pesanti conseguenze di una cantierizzazione pluridecennale dei territori: oltre all’impatto ecologico e ambientale, tutt’altro che risibile in un’area esemplare dal punto di vista della bio-diversità animale e vegetale, parliamo di una devastazione che non solo porterà a ripensare drasticamente la vocazione marina di comunità come quelle di Cannitello e, in Sicilia, Torre Faro, ma che sfugge a qualsiasi inquadramento ingegneristico ed economico finanziario".

I territori interessati "vorrebbero invece veder migliorate altre infrastrutture, funzionali a una mobilità sana sul territorio nazionale; opportunità di accesso alle cure e alla sanità; politiche del lavoro serie, non strampalate come quelle propagandate dai sì-pontisti (e che non tengono conto dei profili di occupabilità dei giovani calabresi, ad esempio)". Territori che "non vogliono essere presi in giro con alibi secondo cui il mancato sviluppo del nostro Mezzogiorno è stato dovuto all’assenza di un’opera chimerica e del tutto immaginaria; alibi offensivi se a muoverli sono gli stessi che stanno per dividere l’Italia con l’autonomia differenziata".

Per tutte queste ragioni, e iniziando dal discostarsi dal meeting in questione, i No Ponte chiedono una presa di posizione chiara in opposizione da parte delle istituzioni con in testa il Comune e la sindaca villese. "Le realtà attive nel contrasto alla costruzione del Ponte - concludono - e nel rilancio dei tanti progetti di cui la Calabria avrebbe bisogno saranno al loro fianco in questa battaglia.

                                                                                             

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