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Lunedì, 29 Aprile 2024
Feste natalizie in città

Natale a Reggio, gli ambulanti tagliati fuori: "Siamo in ritardo, faranno un buco nell'acqua"

Salvatore Alessandria, rappresentante di Ana-Ugl, spiega perché la nuova formula con i commercianti non funzionerà e aspetta novità dai bandi

Dopo l'accesa commissione sul bando per le iniziative natalizie, l'avviso pubblico di SviProRe ancora non c'è, ed è ormai chiaro che il mese dicembre a Reggio inizierà senza i tradizionali mercatini. Li vedremo per la data dell'Immacolata, coincidente con un lungo ponte festivo che si presume debba essere obiettivo di presenze turistiche, come del resto accadrà in varie località della Calabria?

Salvatore Alessandria, rappresentante di Ana-Ugl (Associazione nazionale ambulanti), è scettico sui tempi e pure sul riscontro di partecipazione al bando atteso per i prossimi giorni. "Quest'anno - dice - noi siamo stati completamente tagliati fuori e la gestione da parte della Città Metropolitana ci sembra caratterizzata da una sicurezza infondata. Dicono di sapere quello che fanno e di avere un grande progetto ma io conosco bene il mio lavoro e so quello che dico. Quest'anno il Natale a Reggio farà un buco nell'acqua". 

Alessandria parla con cognizione di causa, calendario alla mano: "Se anche il bando fosse pubblicato lunedì si devono presentare le domande, e poi ci sarà la graduatoria... dicembre è dietro l'angolo e l'anno scorso in questo periodo già stavamo sistemando le casette". Di questa fase prepraratoria se ne sono sempre occupati gli ambulanti reperendo il materiale e le attrezzature degli stand, e Alessandria spiega che molti associati hanno già sostenuto spese in vista delle feste natalizie 2023, acquistando merce che non potranno esporre. Quest'anno lamentano infatti di essere stati estromessi dal progetto "senza interlocuzioni né spiegazioni".

Le poche notizie arrivate dal nuovo referente, Michele Rizzo di SviProRe, sono inequivocabili perché l'associazione di categoria coinvolta è Confcommercio, che farà da tramite tra l'amministrazione e i commercianti (quelli che ovviamente sono tesserati) che aderiranno alla proposta e presenteranno i loro prodotti nei punti d'interesse dove saranno allestiti i mercatini. La formula sarà simile a quella della manifestazione Bergaré in piazza Castello, prevedendo non solo vendita ma anche iniziative espositive e degustazioni.

Ma Salvatore Alessandria è convinto che non funzionerà: "Vogliono fare le cose in grande, vedremo. Posso dire soltanto che il commercio ambulante che ha sempre animato i mercatini di Natale a Reggio funziona perché crea un rapporto tra il commerciante e il visitatore, uno scambio anche umano e non solo basato sul consumo. Lavorare in quegli stand - continua - in inverno, all'aperto e con il freddo, lo si fa con sacrificio, e i nostri soci hanno permesso di realizzare questo evento anche nei momenti di maggiore difficoltà, rendendolo una realtà apprezzata dall’intera comunità. Otterranno lo stesso risultato con i commercianti? Io non penso".

Alessandria pone anche l'attenzione sui nuovi costi a carico di chi aderirà al bando (finora c'era solo l'occupazione del suolo pubblico), riferendo di qualche informazione non ufficiale carpita nell'ambiente. "Sono convinto che parteciperanno in pochi - dice - perché ho sentito che la cifra da pagare per le casette è quasi il doppio rispetto ai 350 circa che abbiamo sempre speso. Inoltre sono stand molto piccoli, di un metro per 1,80. Le vecchie casette, di dimensioni 2x3 metri, erano più spaziose e nonostante questo in tanti ne prendevano due per poter portare tutti i prodotti artigianali e utilizzare al meglio l'opportunità di lavoro di quelle settimane... ecco è questo che mi dispiace molto, che si sia tolto il pane a padri di famiglia che pur di lavorare affrontavano fatica e condizioni difficili". 

Il rappresentante locale di Ana si dice certo che le premesse non siano tali da attirare commercianti ed espositori. "Penso che il bando avrà pochissime adesioni - afferma - soprattutto perché è rivolto a titolari di attività stabili e che a Natale lavorano sempre molto ... perché una pasticceria ben avviata dovrebbe spendere per le casette e il personale da far stare lì quando durante le feste avrà comunque guadagni? Questo possono farlo soltanto i piccoli artigiani e spero che l'amministrazione lo capisca". A nome degli ambulanti Alessandria ha chiesto un incontro con il sindaco e aspetta novità per dare risposta ai tanti colleghi che vorrebbero organizzarsi e lavorare in uno dei periodi più attesi dal settore. 

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