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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia

Il Natale senza lavoro di un ambulante: "Ho donato la merce che avrei esposto, ma dovrò pagarla"

Il gesto solidale di Francesco Meduri, che si era preparato per animare i mercatini delle feste acquistando dolci e oggetti rimasti nelle scatole

Francesco Antonio Meduri è uno degli ambulanti reggini che quest'anno non hanno esposto la loro merce nei tradizionali mercatini di Natale, assegnati invece ai commercianti individuati dalle associazioni di categoria. 

Ci sono tante storie di umanità nelle pieghe di queste spente feste natalizie di Reggio, che rimangono sottotono proprio a causa della disorganizzazione dei villaggi tematici (che avrebbero dovuto essere il piatto forte nel programma che il sindaco ha affidato a Sviprore). Così Meduri, che si era preparato a un periodo molto atteso per il lavoro acquistando gli articoli da esporre, ha dovuto lasciare tutta la merce negli scatoloni. "Vorrei dire grazie - dichiara - al Comune e alla Città Metropolitana, che non mi hanno fatto stare nei mercatini natalizi...hanno preferito lasciare le casette chiuse invece di dare la possibilità a me e a tanti altri di lavorare". 

Il venditore ha reagito alla situazione con un gesto di solidarietà, donando buste intere di caramelle, dolci e frutta secca alla chiesa del Buon Consiglio di Ravagnese, che raccoglie generi alimentari per i bisognosi: "Avrei dovuto buttare tutto e ho deciso di fare beneficenza - spiega - io però dovrò ugualmente pagare quello che pensavo avrei recuperato con le vendite. I mercatini natalizi - conclude - ogni anno consentono a qualcuno di guadagnare quei soldi per mandare avanti la famiglia, ma stavolta ce lo hanno impedito. Grazie, sindaco".

Dopo la donazione, il signor Meduri è stato contattato dalla responsabile della Caritas di Ravagnese che lo ha ringraziato per la sua generosità. I dolciumi che sarebbero stati in bella mostra sulle bancarelle in questi giorni saranno distribuiti e allieteranno il Natale di famiglie e bambini meno fortunati e senza mezzi per fare acquisti natalizi. 

Parte della merce donata

E' l'altra faccia di Reggio addobbata a festa con risorse di denaro pubblico a vuoto, come nel caso emblematico dei villaggi natalizi, il cui allestimento ha sfiorato la spesa di 19.450 euro. Come si apprende dalla disposizione 197 del 12 dicembre firmata dall'amministratore unico di Sviprore, Michele Rizzo, questa cifra è stata pagata per una una serie di servizi che nell'oggetto della delibera sono indicati per il mercatino dello street food di piazza Castello ma comprendono altro (l'illuminazione delle varie piazze dove sono state installate le casette  nella villa comunale, la vigilanza notturna a piazza Duomo e piazza Castello, il servizio d'ordine per i concerti del 26 dicembre e Capodanno al teatro Cilea) ma soprattutto il noleggio, trasporto, montaggio e allestimento di 20 tavoli in legno con sedie, sgabelli e divanetti da installare nel villaggio del cibo.

Proprio quelli che, davanti al monumento infiocchettato di luci verticali, sono rimasti sempre vuoti e, secondo il contratto con il fornitore, saranno smontati il 6 gennaio. Vedremo le casette e i tavolini in piazza Castello animarsi almeno la notte di San Silvestro, quando a fare spettacolo per l'inizio del nuovo anno saranno alcuni dj reggini? Vorrebbero saperlo forse anche Francesco Meduri e gli ambulanti che come lui chiedevano soltanto di poter lavorare.

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