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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Cemetery boss", i nomi degli arrestati: c'è anche il dirigente dei servizi cimiteriali

Arrestati elementi di vertice della cosca Rosmini e componenti della cosca Zindato. Il funzionario Carmelo Manglativi, finito ai domiciliari, avrebbe favorito la crescita del monopolio della cosca Rosmini sui lavori all'interno del campo santo di Modena

Nella rete dell’operazione “Cemetery boss”, tesa all’alba di oggi, dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, ci è finito anche il dirigente responsabile pro tempore dei servizi cimiteriali del Comune di Reggio Calabria, Carmelo Manglaviti.

Per gli uomini di Francesco Rattà avrebbe “favorito” la cosca Rosmini facendo crescere il suo monopolio sui lavori edili all’interno del cimitero di Modena.  Carmelo Manglaviti, per gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sarebbe “l’uomo chiave nello scacchiere del sodalizio criminale”. 

Manglaviti Carmelo-2Il funzionario comunale, (nella foto), è accusato di aver permesso al referente imprenditoriale della cosca Francesco Giordano e agli altri sodali Salvatore Claudio, inteso “Peppe” Crisalli e Massimo Costante di operare indisturbati - senza essere titolari di alcuna ditta - nella realizzazione di ogni lavoro edile all'interno del cimitero di Modena, consegnando sostanzialmente agli uomini della cosca Rosmini l’intero plesso cimiteriale, mettendo a loro disposizione i suoi sottoposti e la sede degli uffici comunali, all'interno del cimitero, che di fatto era diventata la base amministrativa degli uomini dei Rosmini (Francesco Giordano e Salvatore Claudio Crisalli) dove, questi ultimi, in diverse occasioni, ricevevano clienti, stipulavano accordi, formalizzavano vendite con i privati cittadini che richiedevano interventi edili all'interno della struttura cimiteriale. 

Su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, gli investigatori della Squadra Mobile hanno arrestato anche altri elementi di vertice e componenti della cosca Rosmini: Francesco Giordano, Nicola Alampi, Salvatore Claudio inteso “Peppe” Crisalli e della cosca Zindato: Demetrio Missineo e Rocco Richichi.

Il sequestro preventivo dei beni

I nomi degli arrestati:

Alampi Nicola, nato a Reggio Calabria il 04.12.1969;
Angelone Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 09.01.1969;
Costante Massimo, nato a Reggio Calabria il 08.03.1983;
Crisalli Natale, nato a Reggio Calabria il 29.08.1958;
Crisalli Salvatore Claudio, inteso "Peppe", nato a Reggio Calabria il 29.03.1970;
Giordano Francesco, nato a Reggio Calabria il 30.09.1965;
Puleo Roberto, nato a Reggio Calabria il 25.01.1965;
Richichi Rocco, nato a Reggio Calabria il 24.07.1980, ivi residente (detenuto per altra causa);
Missineo Demetrio, nato a Reggio Calabria il 04.03.1979;
Manglaviti Carmelo, nato a Reggio Calabria il 25.01.1954, (dirigente comunale responsabile del servizio cimiteri del Comune di Reggio Calabria).

Sono ritenuti responsabili di associazione mafiosa per aver fatto parte, con ruoli diversi, della cosca Rosmini e Zindato. Al dirigente comunale è contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
 

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