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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Via Gebbione

‘Ndrangheta, scacco alla cosca Labate “Ti mangiu”: 14 arresti fra boss e gregari

Operazione “Helianthus” della polizia. Sotto chiave aziende nel settore alimentare e della distribuzione di carburanti, il cui valore è di circa un milione di euro

Scacco alla potente cosca di ‘ndrangheta Labate, che controlla nella città di Reggio, il popoloso quartiere Gebbione.

“Helianthus” è il nome che gli investigatori della polizia di Stato hanno dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, in città, a Roma e Cosenza sono state eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere e 2 agli arresti domiciliari, emesse nei confronti di capi, luogotenenti ed affiliati alla temibile cosca Labate "Ti Mangiu", ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa e diverse estorsioni aggravate dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la ‘ndrangheta.

I nomi degli arrestati

Gli investigatori della squadra Mobile della Questura reggina, con il coordinamento del Servizio centrale operativo, coadiuvati dagli investigatori del Reparto prevenzione crimine, e oltre 100 uomini e donne della polizia stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e sequestri di imprese e società, che operano nel settore alimentare e della distribuzione di carburanti, il cui valore complessivo è di circa un milione di euro.

Scommesse online e corse clandestine

L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, ha consentito di ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali del clan, gli affari economici, svelando un certo dinamismo in alcuni settori illeciti, come quello delle scommesse online, delle slot machines e dello sfruttamento delle corse clandestine di cavalli. 

La consorteria, tuttavia, ha mantenuto spiegano dalla Questura "un elevato interesse per quello che rappresenta il core business delle attività criminali, da sempre espressione dello strapotere mafioso dei "Ti Mangiu”, rappresentate dal sistematico ricorso ad attività estorsive nei confronti di operatori economici, commercianti e titolari di piccole, medie e grandi imprese, specialmente di quelli impegnati nell’esecuzione di appalti nel settore dell’edilizia privata nel territorio a sud della città, sotto il dominio della consorteria mafiosa.

La cattura del boss e le sue agende contabili

Estorsioni per le costruzioni immobiliari nel quartiere

Estorsioni per alcune centinaia di migliaia di euro erano imposte, con pesanti minacce, agli imprenditori durante i lavori di esecuzione di complessi immobiliari nel quartiere Gebbione, controllato capillarmente dai Labate.

Le intercettazioni fra boss e gregari

Ad alcuni titolari di imprese erano obbligati, con la forza dell’intimidazione, all’acquisto di prodotti dell’edilizia presso aziende nella disponibilità del clan. Ad un commerciante è stato impedito di aprire una pescheria nel quartiere perché dava fastidio al titolare di un analogo esercizio commerciale, affiliato alla cosca.

La denuncia degli imprenditori

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