Inchiesta "Eyphemos": il summit, le armi e il progetto di attentato al Commissariato di Palmi
Tra i dialoghi, intercettati dalla polizia, "la fabbricazione di un ordigno, da parte di alcuni esponenti del clan Gallico di Palmi, per distruggere o danneggiare il nuovo presidio
Dalle carte della maxi operazione "Eyphemos" condotta dagli uomini della Questura di Reggio Calabria e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, contro la potente cosca di 'ndrangheta degli Alvaro, emergerebbe che l’ala militare del gruppo eufemiese dispone di numerose armi, pistole e fucili, anche ad elevato potenziale offensivo, in parte sequestrate nel corso delle indagini, e di un bazooka, a cui gli indagati facevano riferimento durante i dialoghi intercettati dagli 007 della polizia.
"Ad essi - spiegano gli inquirenti - era stata commissionata anche la fabbricazione di un ordigno esplosivo da parte di
alcuni esponenti del clan Gallico di Palmi che intendevano utilizzarlo per distruggere o danneggiare gravemente l'abitazione storica di quella famiglia di ‘ndrangheta, confiscata e destinata ad ospitare poi la nuova sede del commissariato di pubblica sicurezza del luogo".
I summit e i gradi della 'ndrangheta
Nei summit monitorati dai poliziotti, gli indagati facevano riferimento alle cariche e ai gradi della ‘ndrangheta, come la "santa", "camorrista", "vangelista", "sgarrista", "capo locale", "contabile", alle cerimonie, alla formazione di un banconuovo, alla creazione di un nuovo locale a Sant’Eufemia d’Aspromonte con l’auspicata legittimazione del Crimine di Polsi e l’indipendenza dagli Alvaro di Sinopoli che, tuttavia, secondo gli inquirenti "continuano a controllare Sant'Eufemia, forti dell’essere una grande cosca, anche se i diversi sottogruppi familiari, intesi "Carni i cani", Pajechi", "Merri", "Pallunari", "Testazza" o "Cudalunga", godono di una certa autonomia programmatica e di azione.
La ‘ndrangheta eufemiese appare antica e moderna al tempo stesso, ancorata a vecchi rituali ma fortemente protesa a radicarsi sempre più nel settore socio-economico ed imprenditoriale, anche attraverso un’oculata attività di infiltrazione negli apparati amministrativi, istituzionali e politici.