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Cronaca

Il barista del "Majestic", Dell'Utri e gli incontri nella saletta con calabresi e siciliani

Il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo ha iniziato a sentire i vertici ed i dipendenti dell'hotel romano per ricostruire i momenti precedenti alla nascita di Forza Italia, il dipendente di origini calabresi: "Gli incontri riservati in una saletta privata"

Presidenti di Cda, direttori, cuochi, camerieri e segretarie particolari. Un pezzo importante della pianta organica dell’hotel “Majestic”: un cinque stelle ubicato in Via Veneto, nel cuore di Roma, hanno testimoniato in video conferenza durante l’udienza odierna del processo “Ndrangheta stragista”. Dai loro racconti il Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo ha provato a ricostruire la presenza di esponenti di alto livello della nascente “Forza Italia” e soggetti arrivati dalla Calabria e dalla Sicilia nei presi precedenti alla discesa in campo di Silvio Berlusconi, in piena “stagione stagista”.

I ricordi del barista

Fra tanti non ricordo e agende per registrare informalmente gli impegni delle diverse sale dell’hotel distrutte alla fine di ogni anno, sono state le parole di Luca Villivà: ex dipendente dell’hotel, residente in Lombardia ma di origini calabresi, ad aprire uno squarcio in una ricostruzione resa difficile dalla carenza di documenti ufficiali e dal passare del tempo. “Più o meno in coincidenza, ma non posso essere preciso, con il periodo in cui Berlusconi comunicò la sua discesa in campo - ha ricordato Villivà - ricordo di alcuni incontri di Marcello Dell’Urto con soggetti calabresi e siciliani”.

Riconosciuto gli accenti

Incalzato dalle domande del pubblico ministero, poi, l’ex addetto al bar del “Majestic” precisa: “Ho riconosciuto gli accenti di coloro che parlavano con Dell’Utri - ha detto - io venivo da un quartiere malfamato per lavorare a Roma in un hotel a cinque stelle, avevo sensi molto amplificati e riuscivo a distinguere gli accenti”. Poi, Luca Villivà ha precisato sulle caratteristiche degli incontri sostenuti da Marcello Dell’Utri. “Dell’Utri - ha detto incontrava sempre una o due persone alla volta in una saletta accanto al bar ed io andavo a chiedere se volevano consumare qualcosa”. Nella prossima udienza, infine, il Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo ha chiesto di poter sentire altri dipendenti dell’hotel romano.

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