Gli agenti dell'antiterrorisimo "topi da biblioteca" per trovare riscontri sulla convention di Forza Italia

In attesa di ascoltare gli ex collaboratori di giustizia Salvatore Spataro e Mario Santo Di Matteo, l’udienza odierna del processo “Ndrangheta stragista”, davanti alla corte presieduta da Ornella Pastore, è stato monopolizzato dalle testimonianze di Antonio Petrillo: primo dirigente della Polizia di Stato in servizio presso la direzione centrale antiterrorismo e dei manager e dipendenti dell’hotel Majestic di Via Veneto a Roma: quello in cui si sarebbero svolti diversi incontri di Forza Italia. 

Le notizie di Petrillo

Il dirigente della Polizia, Antonio Petrillo si è soffermato sulle attività di riscontro alle deleghe inviate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ad ottobre del 2019 e a febbraio del 2020, finalizzate ad accertare se fra il 10 e il 27 gennaio del 1994 si fosse svolto il congresso istitutivo di Forza Italia nei pressi del bar Doney e di riscontro sul personale dell’hotel Majestic. Ricerche rese difficili dal passare del tempo, dal fatto che molti documenti sono stati mandati al macero e dall’epidemia da Coronavirus. Le ricerche sull’archivio della Direzione centrale e quelli eseguiti presso la Digos non hanno dato riscontri positivi alle deleghe assegnate, in particolare per il fatto che i carteggi vengono inviati al macero dopo cinque anni. 

Topi da biblioteca

Per effettuare ulteriori approfondimenti, poi, gli uomini della Direzione centrale antiterrorismo si sono trasformati in “topi di biblioteca” e, accreditandosi presso la biblioteca nazionale di Roma, hanno consultato l’emeroteca. Cinque le testate controllate: Corriere della Sera, La Repubblica, Il Messaggero, Il Tempo e l’Unità. Per approfondire le ricerche gli uomini di Antonio Petrillo hanno consultato i quotidiani pubblicati dall’uno al 31 gennaio del 1994. 

Nessun riscontro netto

Rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, Antonio Petrillo ha detto: “Non abbiamo trovato un netto riscontro sulla vicenda. Abbiamo trovato un unico articolo dell’Unità, datato 20 gennaio 1994, nel quale si fa riferimento ad una convention di Forza Italia ma in un luogo imprecisato”. Gli uomini della Direzione centrale antiterrorismo, poi, sono riusciti a ricostruire la pianta organica e la dirigenza dell’hotel Majestic di Roma. “Abbiamo fatto - ha detto - accertamenti all’Inps e alle Camere di commercio  ma abbiamo trovato delle complicazioni negli accertamenti e nelle sommarie informazioni per le restrizioni imposte dal Coronavirus”.

Ricostruito organigramma del Majestic

“Siamo riusciti a capire - ha proseguito - che non veniva tenuto un registro ufficiale degli eventi, che non c’era un registro degli ordini di servizio, che le fatture emesse sono state mandate al macero e che, nel periodo storico in esame, gli eventi erano gestiti da Franco Sestini. Esisteva un registro di comodo degli eventi che, però, non è più disponibile”.

Il rapporto con Pubblitalia

L’hotel Majestic, per come ricostruito da Antonio Petrillo e dai suoi uomini, è di proprietà della famiglia Violante. “Nicola Violante - ha raccontato infine Antonio Petrillo - ci ha detto di avere memoria di incontri ristretti e riservati, preliminari alla costituzione di Forza Italia, che si tennero al Majestic ma non ha saputo darci dettagli. Si ricorda della presenza di Berlusconi e di Dell’Utri, della cui presenza abbiamo avuto riscontro anche da alcuni dipendenti. Fra l’hotel Majestic e la Pubbitalia dal 1990 esisteva un contratto di collaborazione, sottoscritto con Fininvest, per il quale in cambio di spazio pubblicitario dell’hotel sulle reti privare venivano forniti servizi alberghieri”.