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Sabato, 27 Aprile 2024
Il commento

'Ndrangheta, operazione "Atto Quarto": il plauso di Libera

Il coordinamento: "Con rabbia e amarezza abbiamo ancora una volta avuto conferma che ogni rione e frazione della città ha la sua cosca di riferimento ed il suo "libro mastro""

Il coordinamento reggino dell’associazione Libera e la rete antiracket "ReggioLiberaReggio. La libertà non ha pizzo", appresa la incoraggiante notizia relativa alla recente operazione "Atto Quarto", esprimono gratitudine alle forze dell’ordine, alla magistratura e agli uomini e donne delle istituzioni che, con infaticabile impegno ed efficace lavoro, continuano ad assicurare il loro prezioso servizio a tutta la comunità reggina e calabrese.

L’inchiesta, coordinata dalla procura distrettuale antimafia, ha portato all’arresto di 28 persone vicine alla cosca Libri e ad altre potenti cosche locali, e al sequestro preventivo di 11 società riconducibili a imprenditori indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra le accuse spicca la diffusa pratica dell’estorsione che rende gli imprenditori schiavi di una legge mafiosa che alla fine non li protegge ma lentamente li soffoca.

"L’operazione "Atto Quarto", - afferma il coordinamento reggino di Libera Rete antiracket ReggioLiberaReggio - conferma che nella città di Reggio Calabria, la maggior parte degli imprenditori sono costretti a pagare il pizzo. Con rabbia e amarezza abbiamo ancora una volta avuto conferma che ogni rione e frazione della città ha la sua cosca di riferimento ed il suo "libro mastro", dove gli imprenditori assoggettati al potere mafioso vengono schedati.

Condividiamo pienamente quanto affermato dal procuratore Bombardieri: "chi sceglie di stare con la ‘ndrangheta è un perdente" e apprezziamo la dichiarazione del signor questore Megale che valorizza la scelta degli imprenditori che decidono di denunciare e di affidarsi allo Stato. Siamo convinti che, oltre a continuare sulla via della repressione della ‘ndrangheta e di ogni altra forma di violenza, occorra un altrettanto deciso e corresponsabile impegno culturale che educhi alla non violenza, alla libertà e alla pace.

Riteniamo pertanto fondamentale il ruolo delle chiese, della scuola, dello sport, dell’informazione, delle istituzioni, delle organizzazioni sociali e dei semplici cittadini che, tutti e ciascuno secondo il proprio ruolo, in una visione di vita democratica e libera, condividono la scelta di accompagnare e sostenere un cammino non sempre scontato e facile".

"E siamo altresì convinti - conclude Libera - che ridare fiducia ai cittadini onesti e incoraggiarli alla denuncia significhi anche costruire un sistema legislativo che li protegga, li accompagni, li sostenga e li garantisca anche e soprattutto a livello economico e psicologico. E, su questo versante, di strada ce n’é tanta da fare".

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