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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Regionali, la sete di potere dei Creazzo: "Dobbiamo fare il presidente del consiglio"

Dalle intercettazioni dell'inchiesta "Eyphemos" emergono i piani politici di Antonino Creazzo e del fratello Domenico che, da due anni, lavoravano alla candidatura usando le proprie cariche pubbliche per gestire clientele e diventare il primo degli eletti in FdI

Domenico Creazzo stava lavorando alla sua candidatura alle elezioni regionali da due anni. Per coltivare l’idea di entrare a Palazzo Campanella, e di farlo ricavandosi un posto ai piani alti dell’Astronave, per i magistrati della Dda di Reggio Calabria avrebbe scelto di piegare il Parco nazionale dell’Aspromonte ai suoi interessi ed ai desiderata di quei collettori di voti di cui aveva bisogno per trasformare un sogno in realtà.

Ente pubblico usato per clientele

Se il fratello Antonino si occupava di gestire i contatti diretti con gli esponenti delle potenti cosche di ‘ndrangheta di Sinopoli e Sant’Eufemia, Domenico Creazzo, da amministratore pubblico, avrebbe deciso di distribuire favori e prebende attraverso l’ente montano. 

L'obiettivo era primeggiare

L’obiettivo era uno solo: fare bene alle urne, fare di Fratelli d’Italia un partito importante nelle decisioni da assumere dopo il voto ma non per appartenenza politica, in questo la retorica della post ideologia ha vinto, solo per sete di potere.

"Siamo già in consiglio"

Sono le intercettazioni ad aprire uno spaccato molto interessante della campagna elettorale che la Calabria si è appena lasciata alle spalle. Antonino Creazzo confidandosi con Cosimo Alvaro si dice convinto della forza di Fratelli d’Italia e pronostica, azzeccandoci per la verità a due mesi dal voto, che il partito di Giorgia Meloni riuscirà a prendere due consiglieri.

"Dobbiamo arrivare primi"

“Antonino Creazzo: Fratelli d’Italia prende di più di Forza Italia, assai di più. Fratelli d’Italia prende due, noi siamo consigliere regionali, noi dobbiamo insistere per arrivare primi”.Nel prosieguo della conversazione si capiscono le motivazioni che stavano alla base dell’impegno elettorale che i fratelli Creazzo stavano mettendo in campo, anche per superare il diretto contendente: l’ex consigliere regionale del Pd, poi transitato in Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri. L’obiettivo era arrivare a blindare la carica di presidente del consiglio regionale. “Antonino Creazzo: perché primi… Cosimo Alvaro: per l’assessorato; Antonino Creazzo: no, perché dobbiamo fare il presidente del consiglio”.

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