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Giovedì, 28 Marzo 2024

Inchiesta "Pedigree", Bombardieri: "Morabito, 'uomo di rispetto' e collettore di voti di Sandro Nicolò" |VIDEO

Operazione della Squadra Mobile contro i potenti clan Serraino e Libri. Il procuratore capo spiega le dinamiche criminali e il ruolo di Domenico Morabito, tra i 12 arrestati dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia

Nell'ambito dell'indagine "Pedigree", condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura contro le 'ndrine Serraino e Libri, è confluita parte di un'inchiesta precedente relativa sempre allo stesso contesto criminale.

A spiegare le dinamiche è il procuratore capo Giovanni Bombardieri: "In quel contesto venivano registrate alcune conversazioni  che, alla luce di qello che è emerso oggi, assumono un pieno valore indiziario. In queste, emerge il ruolo di Domenico Morabito che viene visto nel quartiere di San Sperato come un "uomo di rispetto", c'è il riferimento della figlia che dice quando "vedono mio padre gli baciano le mani". In queste conversazioni registriamo l'interesse di Morabito a farsi "collettore di voti" della sua cosca di riferimento, infatti interloquisce con Domenico Sconti, genero di un boss dei Serraino, per Alessandro Nicolò, che in quel momento era candidato alle elezioni regionali che gli chiede un supporto.

Dopo le interlocuzioni con il politico - continua Bomabardieri - lo stesso Morabito fa riferimento alla necessità di un incontro tra il politico e Sconti, personaggio all'epoca già condannato e il cui rilievo criminale sicuramente era ben noto. Non abbiamo contezza che l'incontro sia effettivamente avvenuto, ma abbiamo tutta la fase preparatoria". 
 

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