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Cronaca Locri

Ospedale di Locri, per il Comitato "la situazione si fa sempre più critica"

In una nota congiunta Bruna Filippone e Rubens Curia criticano i ritardi delle istituzioni competenti sul nosocomio locrese: "Servizi fatiscenti, carenza cronica di personale, attrezzature mancanti o obsolete e continue disfunzioni organizzative"

comitato ospedale locri-2“E' proprio difficile sperare di curarsi nel nostro territorio. Tra servizi fatiscenti, carenza cronica di personale, attrezzature mancanti o obsolete e continue disfunzioni organizzative, i cittadini della Locride vedono, ogni giorno che passa, negato sempre di più il loro diritto alla salute ed all'assistenza sanitaria”. A parlare sono: Bruna Filippone (nella foto), presidente del comitato “Difendiamo l’ospedale” e Rubens Curia, portavoce di “Comunità competente”.

“Ogni anno, come calabresi, siamo costretti a pagare 105 milioni in più di Irpef ed Irap - spiegano Filippone e Curia - ed i servizi del nostro sistema sanitario continuano ad essere fatiscenti. Pazienti e famiglie sono costretti a spostarsi o a pagare di tasca propria, come dimostra l'aumento della spesa a carico dei cittadini, con oltre il 30 % in più rispetto agli anni precedenti, solo per poter avere una visita specialistica. Malati che, giunti all' Ospedale di Locri, anche in condizioni critiche, devono essere trasferiti presso l'Ospedale di Polistena o altre strutture per poter avere una prestazione diagnostica”. 

“Non sappiamo - affondando il colpo - se queste criticità, più volte denunciate, per molte delle quali basterebbe avere maggiore attenzione, dipendano da inerzia, inettitudine o, peggio ancora, da una precisa volontà di un progressivo depotenziamento della struttura ospedaliera che, nelle condizioni in cui viene lasciata, non è in grado , in molti settori, di dare adeguate risposte ad un territorio così vasto e popoloso”. 

Bruna Filippone e Rubens Curia, poi, segnalano alcune disfunzioni: “Da parecchi giorni, infatti, non possono essere eseguiti presso l' Ospedale "spoke" di Locri esami gastroenterologici di base, come la colonscopia, per problematiche tecniche inerenti le attrezzature in dotazione. Stiamo parlando di strumentazione indispensabile, il cui costo non è poi neanche così rilevante, senza della quale non è possibile fare una diagnosi. I pazienti devono, pertanto, essere trasferiti presso l' ospedale di Polistena o di Melito per eseguire detti accertamenti. Una situazione inaccettabile ed umiliante anche per gli stessi professionisti che operano nella struttura e per l’incremento dei costi”. 

“Pensiamo - concludono - che sia arrivato il momento che la terna commissariale dia risposte a bisogni di salute che riguardano tutti noi cittadini , non è possibile non garantire un esame diagnostico quale la 

colonscopia che salva la vita. Le problematiche che hanno portato all'inefficienza del sistema sono state abbondantemente analizzate e discusse. Certamente i problemi sono numerosi e complessi, molti anche di vecchia data, ma sulla questione del personale mancante o delle attrezzature necessarie, occorre avere il coraggio di pretendere, da subito, che si intervenga con rapidità ed incisività. Al momento, continuiamo ad avvertire sempre di più solo il peso delle cose non fatte e delle promesse non mantenute”.

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