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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Pellaro

Pellaro, rapinata e strattonata con violenza una donna 65enne: due arresti

I carabinieri hanno ricostruito la dinamica dell'aggressione subita nel 2017. I due malviventi sono finiti, uno in carcere e l’altro ai domiciliari

Due giovani, il lametino Marco Carchidi, di 25 anni e il reggino Davide Bevilacqua di 24 anni, sono finiti in manette con l'accusa di rapina aggravata in concorso. I carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare, una in carcere e una agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale, su richiesta del procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri.  

Il provvedimento scattato dopo l'indagine avviata dai Carabinieri di Pellaro e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Paolo Petrolo, avrebbe consentito di ricostruire la dinamica di una rapina subita, la mattina del 2 maggio 2017, nella frazione di Pellaro, da una 65enne reggina. Alla donna venne rubata con violenza la borsa, al suo interno la somma di 870 euro, appena ritirata dall’ufficio postale, un telefono cellulare, un libretto postale ed altri effetti personali.

Carchidi e Bevilacqua, quella mattina, avrebbero iniziato a seguire la donna dall’uscita dell’Ufficio postale a bordo di un’autovettura Alfa 147. Raggiunta la via Sottolume traversa I, Carchidi sarebbe sceso dalla vettura e dopo aver avvicinato la vittima le ha afferrato la borsa, mentre Bevilacqua lo aspettava all’interno dell'auto.  La donna, per scongiurare quanto stava accadendo, ha tentato di opporre resistenza ma, strattonata violentemente, è caduta a terra mentre i due malviventi si dileguavano.

All’identità degli autori si è arrivati grazie al “pedinamento elettronico”, realizzato dai militari che hanno acquisito le immagini dei vari sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, ricostruendo la dinamica degli eventi e risalendo all’identità dei due indagati, già noti alle forze dell'ordine.  Al termine delle formalità di rito, Carchidi è stato tradotto presso la casa circondariale “G.Panzera” di Reggio Calabria, mentre Bevilacqua è stato accompagnato presso l’abitazione di residenza.

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