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"Aiuole e cespugli trasformati in gabinetti a cielo aperto": l'appello del comitato Piazza S. Agostino

La richiesta al Comune di Reggio Calabria per problemi, importanti e gravi, cui provvedere con urgenza, legati alla scarsa igiene e pulizia della piazza del centro storico

Come ogni estate, aumenta il tempo trascorso all’aperto; anche in centro città, Piazza S.Agostino si riempie, specie nelle ore serali, di abitanti e famiglie che tentano tra l’altro di trovare sollievo al gran caldo. Con l’aumento delle presenze però tendono ad aumentare anche i disagi.

"Quest’anno, almeno dal punto di vista della socialità e della civile condivisione dello spazio, non si sono registrati, almeno finora, i prolungati periodi di criticità, avutisi negli anni scorsi, e le situazioni sconvenienti e imbarazzanti dovute alla reiterata permanenza in piazza di soggetti ubriachi e disturbati. Ciò che talora accade anche adesso, ma fortunatamente in episodi circoscritti e limitati".

Il Comitato Piazza S. Agostino deve però segnalare e denunciare altri tipi di problemi, altrettanto importanti e gravi, cui provvedere con urgenza. Essi sono legati alla scarsa igiene e pulizia della piazza.

"Si fa appello al Comune e alle altra autorità competenti perché, vista l’intensa frequentazione dello spazio in questione, che si prevede che come ogni anno durerà fino alla Festa di Madonna, gli addetti alla nettezza urbana non si limitino alla quotidiana spazzatura e raccolta rifiuti, ma procedano anche alla lavatura di pavimentazione e strutture utilizzate, con frequente uso anche di disinfettante".

"Un problema persistente e molto grave - ribadisce il Comitato - è costituito dalla impropria trasformazione di aiuole e cespugli sottostanti gli alberi in veri e propri gabinetti a cielo aperto, favorita dalla mancata potatura e soprattutto decespugliatura del patrimonio arboreo e vegetale.

Anche a causa delle ore trascorse in piazza e della necessità di ingerire liquidi contro il calore, diversi soggetti ricorrono ad aiuole, alberi e soprattutto cespugli per i propri bisogni corporali; facendo concorrenza a cani e gatti in tale infelice pratica. Soprattutto i due grandi alberi prospicienti l’ingresso della chiesa si trasformano spesso in orinatoi e ritirate. Anche con percolazione e lisciviazione di liquidi e melma che invadono lo spazio di accesso alla chiesa, fino ad ingombrare anche le colonne della stessa".

Per il Comitato "tutto ciò ovviamente causa gravi disagi soprattutto ai fedeli, signori e soprattutto signore anziane, che devono “guadare” i flussi di liquidi presenti, tra l’altro quasi sempre fortemente maleodoranti. Altrettanto grave il pericolo che tutto ciò rappresenta per i bambini che, numerosi, ogni giorno giocano nelle adiacenze,
rischiando insozzamenti o, peggio, intossicazioni o infezioni".

Il Comitato fa appello alle forze preposte "al mantenimento di buoni livelli di socialità e civile convivenza per una presenza più attenta e continua in un luogo frequentato quotidianamente da centinaia di persone, mentre ai responsabili di pulizia, igiene pubblica e uso del patrimonio vegetale si richiedono azioni più intense, permanenti ed efficaci".

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