rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Gioia Tauro

Maxi sequestro al porto di Gioia Tauro: 270 chili di cocaina per un valore di 55 milioni

La droga, suddivisa in diversi cartoni di ananas, era nascosta in un container che trasportava cotone, proveniente dal Guatemala con destinazione finale Valencia

Nuovo importante colpo messo a segno dai finanzieri del Comando provinciale Reggio
Calabria al porto di Gioia Tauro. All'interno di un container che trasportava cotone, in transito nello scalo reggino, proveniente dal Guatemala e avente come destinazione finale Valencia, sono stati individuati e sequestrati 270 chilogrammi di cocaina, suddivisi in diversi cartoni di ananas che avrebbero fruttato, una volta tagliati fino a 4 volte ed immessi sulle piazze di spaccio italiane ed europee per la vendita al dettaglio, circa 55 milioni di euro.
Il sequestro record di droga è stato coordinato dalla Procura della Repubblica, Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri.

Grazie alle indagini, eseguite tramite analisi di rischi e riscontri fattuali da parte della guardia di finanza su 2000 contenitori provenienti dal Sud America e supportate dalle sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato possibile selezionare il container positivo con il prezioso oro bianco, occultato tra la merce, trasportata lecitamente, e pronto per essere recuperato dai destinatari del carico.

Le fiamme gialle reggine ed i funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli di Gioia Tauro, non abbassano la guardia svolgendo quotidianamente attività di controllo sulle merci in arrivo o in transito per rendere sempre più efficace la lotta al traffico internazionale di cocaina per il quale, nonostante i numerosi sequestri effettuati, viene ancora utilizzato anche il porto di Gioia Tauro.

Lo sforzo dei militari è massimo ed è volto a limitare una vera e propria piaga sociale che ha costi elevatissimi e che non accenna a diminuire. In primis il consumo di cocaina, soprattutto tra i più giovani, crea danni alla salute irrimediabili, inoltre i proventi della importazione e della vendita della “coca” generano guadagni esponenziali a chi opera in questo settore illegale. 

Cresce il consumo della cocaina tra i giovani 

L’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) nella sua “Relazione Europea sulla Droga 2019” ha fornito un quadro allarmante: quasi quattro milioni di persone hanno fatto uso di cocaina nell’ultimo anno; nel nostro paese l’1,7 % della popolazione tra i 15 e i 34 anni consuma cocaina e circa 70 mila persone sono state trattate per tossicodipendenza (33% per cocaina) con costi elevatissimi per la sanità pubblica, costi “sociali”, direttamente o indirettamente, a carico della collettività. In aggiunta, i dati dimostrano come il narcotraffico abbia un rilievo macro economico enorme: il conseguente giro di affari a livello globale, infatti, supera i 560 miliardi di euro e in Italia i 30 miliardi di euro, circa il 2% del PIL nazionale. Gli utili, pari a circa il 90% del fatturato complessivo generato da questo “business”,
vengono infatti reinvestiti e riciclati sul mercato, inquinando l’economia legale e danneggiando gli imprenditori che onestamente svolgono ogni giorno la propria professione nel pieno rispetto delle regole.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi sequestro al porto di Gioia Tauro: 270 chili di cocaina per un valore di 55 milioni

ReggioToday è in caricamento