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Cronaca

Oliverio indagato per peculato, la difesa: "Vogliono sbarrare la strada politica"

La nota di Enzo Belvedere, avvocato del governatore. Il presidente avrebbe distratto fondi pubblici per finanziare a Spoleto un format con finalità privatistiche di "promozione politica"

"Nel prendere atto di una nuova informazione di garanzia, notificata in data 5 agosto 2019, afferente la greve ipotesi di peculato per distrazione a fine personali di somme di cui si ha la disponibilità, devo, ancora una volta, considerare come vi sia una enorme confusione tra l'agire politico, l'amministrare il denaro pubblico, il differenziare, soprattutto dopo l'entrata in vigore della Legge Bassanini, la responsabilita' degli atti amministrativi dal mero indirizzo politico ed ipotesi di reato destituite di qualsivoglia, pur minimo, fondamento". E' quanto afferma in una nota l'avvocato Enzo Belvedere, legale del presidente della Regione Mario Oliverio.

"Si contesta che la partecipazione nell'ambito di un festival, Dei due Mondi a Spoleto - aggiunge Belvedere - ad un  eventopubblico, denominato 'Gli incontri di Paolo Mieli, sia stata effettuata non per fini, appunto, pubblici, ma 'privatistici'".  "Difficile far capire a chi non vuol intendere cosa sia un'attività di sponsorizzazione dell'immagine di una Regione - specifica il difensore del governatore- che si effettua, anche e soprattutto, con la partecipazione a questi eventi e che si sostanzia non solo in una lunga intervista al presidente della Regione, che parla a nome della sua Regione e non a titolo personale, quanto con palchi e spazi e cartellonistica dedicati esclusivamente alla Regione Calabria, con cena con i prodotti tipici calabresi e con chef calabresi, con desk nel quale veniva distribuito materiale di promozione turistica, con pubblicita' su stampa nazionale e su televisioni nazionali, il tutto durato per ben 15 giorni di reiterata promozione".

"Forse mai soldi son stati spesi in maniera migliore ed efficace, rispetto al nostro territorio - scrive ancora il legale del presidente Oliverio - e che questo sia il modo per proseguire in una giusta e doverosa azione politica, non improntata a fini personali, ma collettivi, lo spiega bene il fatto che nell'ambito dello stesso format, 'I dialoghi di Paolo Mieli', negli anni precedenti, con medesimo denaro pubblico, vi è stata la pubblicità di ministeri, Inps, Enel, Eni, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Coni, G7. Oltre che altre e numerose regioni".

"Le ipotesi di reato non si possono infrenare, se non con procedimenti che saranno lunghi e che restituiranno la verità della onesta e doverosa azione politica, oltre che quella del dipartimento che ha istruito la articolata pratica e giustamente non è stato indagato di alcunchè, ma alla luce di quanto si sta verificando in questi mesi di fine legislatura - conlcude l'avvocato Belvedere - con procedimenti tosto stigmatizzati anche dalla suprema Corte di Cassazione di fumus persecutionis, si appalesa più che un dubbio che si voglia per via giudiziaria sbarrare la strada alla prosecuzione di un'azione politica e di governo, che vede in prima linea il presidente Oliverio".


 

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