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Cronaca

Dall'Eremo all'ingresso in Cattedrale: il cammino della nostra Madre

Seguiremo fermata dopo fermata l'emozionante ed intenso percorso del Quadro della Madonna in processione tra le vie della città

Conclusa la lunga veglia del settimo sabato, è giunto il ‘giorno’. Il giorno in cui tutto si ferma e tutto può essere rimandato a dopo. La sacra Effige, accompagnata dai suoi ‘figli’, si prepara a lasciare la sua dimora, la Basilica dell’Eremo, per attraversare la città e giungere sino alla Basilica Cattedrale. Dalla prima Messa eucaristica dedicata ai portatori, seguiremo, ora dopo ora, il cammino del Quadro della Madonna sino al suo emozionante ingresso al Duomo. 

"E griramulu cu tuttu u cori...": le foto della processione

LA DIRETTA

11:49 - Il Quadro della Madonna entra alla Basilica Cattedrale, accolta dai canti e dalla commozione di tutti i fedeli presenti.

11:37 - La Sacra Effige arriva nella gremita piazza Duomo. L'ultimo grade sforzo da parte dei portatori. Eccola la volata finale, "a spacca figutu". La Madre di Reggio è pronta ad entrare in Cattedrale accompagnata da una fragoroso applaudo liberatorio. "Oggi e sempre, evviva Maria". IL VIDEO DELLA PARTE CONCLUSIVA DELLA PROCESSIONE

11:25 - I portatori conducono in spalla il Quadro verso l'ormai vicino Duomo.

11:06 La sacra Effige si ferma a Palazzo San Giorgio, con il grido dei portatori. Vigili in grande uniforme sul balcone. Dopo la breve sosta, si riprende il cammino verso il Duomo. 

10:30 - La Madonna viene portata in spalla dal suo più anziano portare: Giovanni Gangeri.

10:22 - Il Quadro raggiunge il corso Garibaldi, arrivando al Museo accompagnata dai numerosi fedeli. GUARDA LA DIRETTA VIDEO

9:40 - Affidata all'Arcivescovo, lo stesso Morosini parla al popolo in processione: "Il nostro pensiero va immediatamente a chi quest'anno è assente, a chi è stato chiamato da Dio a miglior via, a chi è impedito per malattia, a chi ha lasciato la nostra città per lavoro soprattutto i giovani. In particolare, vi invito a pregare per i sofferenti e i malati terminali, che hanno bisogno di non essere lasciati soli in questo ultimo tratto di strada in questo mondo. A loro bisogna garantire non solo quelle cure necessarie, ma anche il conforto e la consolazione in un momento così drammatico. Noi abbiamo in città un bene grande, mi riferisco all'Hospice, che dobbiamo sostenere in questa opera preziosa di consolare le persone in viaggio per l’eternità. Chiedo umilmente alle istituzioni di trovare una definitiva soluzione che garantisca a tale opera di continuare ad erogare i suoi servizi. È un bene troppo grande perché la città lo possa perdere. Come cristiani davanti alla Vergine della consolazione, dobbiamo moralmente opporci a quella cultura di morte che sta cercando di imporci la legittimità dell'eutanasia e del suicidio assistito. La Madonna è qui per garantire un conforto non nel segno della morte procurata che è anti cristiano. Un vero stato di diritto deve garantire le cure palliative per tutti, senza incentivare la morte di nessuno." 

Madonna della Consolazione in processione-29:33 - L'Effige della Madonna arriva in via Cardinale Portanova e gira in direzione nord della città. I frati cappuccini la consegnano nelle mani dell’Arcivescovo metropolitano della diocesi Reggio-Bova Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini. Un passaggio che acquista maggiore significato per Morosini perché, proprio in questi giorni, ricorre il 50esimo anniversario dalla sua nomina presbiterale. La processione inizia il suo percorso sul Corso Garibaldi. Presenti anche autorità civili e militari.

9:26 - Il Quadro si ferma davanti la Chiesa di San Salvatore, girandosi per l'ultima volta prima della consegna dai frati cappuccini. In segno di vicinanza e sostegno, i portatori indossano una maglia per l'Hospice.

9:17 - La sacra Effige si ferma davanti al consiglio regionale della Calabria, l'ultima volta per la giunta Oliverio. Ad attendere il Quadro, presente il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, che dona un mazzo di fiori alla Patrona.

9:15 - Il Quadro dell Madonna dell Consolazione si ferma davanti all'asilo nido. Girandosi, rivolge il suo sguardo materno a tutti i bambini della città.

8:57 - Seconda fermata davanti al Policlinico di Reggio Calabria, il quadro gira accompagnato da un caloroso applauso. La Madonna saluta gli ammalati.

8:20 - Prima fermata, dopo aver lasciato il sagrato dell'Eremo. Il Quadro si gira per salutare gli ospiti dell'istituto Ortopedico.

Madonna della Consolazione - uscita Eremo-27:58 - La Madonna della Consolazione è sul sagrato. Salutata da mortaretti e fuochi d’artificio, inizia la grande discesa.

7:40 - Il Quadro scende dalla pala dell’altare dell’Eremo e, tra le mani dei portatori e l’emozione dei fedeli, viene collocata sulla Vara. Pronti per la processione. IL VIDEO DELLA DISCESA

6.35 - Inizia la Santa Messa officiata da don Nunnari.

6:30 - Nella Basilica dell’Eremo la prima Santa Messa dedicata alla Patrona ed ai portatori viene officiata, come da tradizione, dall’arcivescovo emerito della diocesi di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, che nel corso della sua omelia ha parlato a tutti i reggini: "Le spalle devono essere forti il cuore deve essere buono. I portatori sono buoni. State attenti a chi vi guida e abbiate da parte di tutti noi il grazie. Un reggino non può dimenticare la madre che abbiamo conosciuto come la consolatrice del nostro popolo. Incontravamo nei tempi passati le lampade che si accendevano la sera indicavano la strada ai Pellegrini che salivano all’eremo. Le lampade segnavano il percorso della nostra vita. Oggi condividiamo la consolazione di essere un popolo che costruisce il bene. A non essere spettatori di un male che c’è nel nostro mondo."

"Essere consolatori - prosegue don Nunnari - significa portare il contributo che nasce da una fede forte, che è un aiuto a rapportarsi con Dio. Essere consolatori sempre, non solo il giorno di festa. C’è gente buona a Reggio, non è giusto che arrivano messaggi tenebrosi 'a Reggio c’è la mafia'. Dobbiamo contrastare il male, non vi sono le luminarie di un tempo, ci sei Tu. Abbiamo incontrato Maria e ci ha indicato la strada. Ai ragazzi della Lele nera, li guardiamo con sospetto, non siamo gente cattiva siamo buoni. Reggini, siamo figli di Maria rendiamo onore alla Mamma. Cari portatori, andiamo avanti con la nostra Mamma che ci aiuta e ci accompagna. Siamo figli con le nostre debolezze e le nostre certezze."

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