Processo Breakfast, condannati l’ex moglie di Matacena e Scajola
La sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Natina Pratticò. Assolti Fiordalisi e Politi, ex collaboratori dell'armatore
Due anni per l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola, con sospensione condizionale della pena, e un anno per Chiara Rizzo, moglie dell'ex parlamentare di Forza Italia ed armatore Amedeo Matacena, latitante a Dubai, con pena sospesa e restituzione dei beni che le erano stati sequestrati.
Questa la sentenza, emessa nel pomeriggio, dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Natina Pratticò, a conclusione del processo, scaturito dall'operazione "Breakfast", condotta dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia, nel maggio del 2014.
La condanna di Chiara Rizzo
Scajola, oggi sindaco di Imperia, è stato condannato per aver aiutato l’ex parlamentare forzista Matacena a sottrarsi alla cattura dopo la condanna definitiva a tre anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il pm Giuseppe Lombardo aveva formulato una richiesta di 4 anni e 6 mesi di carcere per Scajola, e per la Rizzo, 11 anni e 6 mesi di carcere. Maria Grazia Fiordalisi e Martino Politi, ex collaboratori di Matacena, sono stati assolti.