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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Bisogni che non possono essere più ignorati", migranti protestano in via Marina

Questa mattina un centinaio di braccianti hanno manifestato prima al Porto di Gioia Tauro poi a Reggio. Nelle loro richieste documenti e diritti sul lavoro

Questa mattina, una corposa rappresentanza di migranti della tendopoli di San Ferdinando, ha deciso di alzare la testa e manifestare per le condizioni lavorative inumane e chiedere ciò che gli spetta di diritto. Dopo aver bloccato prima il porto di Gioia Tauro, impedendo ai mezzi di passare per quasi mezz’ora, hanno liberato lo scalo grazie alla mediazione delle forze dell’ordine prima di partire con i bus verso Reggio per incontrare il prefetto. 

Giunti in città, alcuni di loro si sono diretti verso la via Marina bassa e hanno bloccato il traffico creando enormi disagi alla circolazione, mentre una delegazione veniva ricevuta in Prefettura per un incontro immediato con il prefetto Massimo Mariani. 

Ciò che chiedono non è nulla di assurdo. Desiderano semplicemente avere ciò che gli spetta: i documenti e condizioni di lavoro umane. “Le istituzioni – hanno dichiarato alcuni di loro - ci negano il permesso di soggiorno, costringendoci a dormire in tende o container e a lavorare per pochi euro l’ora senza contratto. Abbiamo deciso di scendere in strada e fare in modo di far capire che i nostri bisogni non possono essere più ignorati”.

Il problema che questi uomini sollevano, è lo stesso problema che anni e anni fa, noi stessi avevamo: ottenere dignità e diritti sul lavoro. Senza un documento diventa impossibile per chiunque ottenere un lavoro e quindi per sopravvivere, è necessario arrangiarsi. Qui entra in gioco il problema del caporalato, tra le forme di reclutamento di manodopera nei campi, più diffuse sul territorio italiano e soprattutto nel Mezzogiorno. 

L’incontro tra la delegazione dei braccianti agricoli ed il prefetto Mariani si è svolta in assoluta serenità. I lavoratori hanno esposto le loro esigenze al prefetto chiedendo che vengano inoltrate ai ministeri competenti e poi hanno consegnato al rappresennate del Governo cittadino un documento.
 

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