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Domenica, 28 Aprile 2024
L'evento

Reggio Calabria Film Fest taglia il nastro della XVII edizione con grandi progetti

Da stasera al 5 agosto red carpet, dibattiti e mostre per la manifestazione che guarda al futuro con un'espansione territoriale, e c'è e anche un ddl di Minasi e Germanà per contributi statali

Evento nato diciassette anni fa e ormai storicizzato, il Reggio Calabria Film Fest, che porterà cinema e arte in città da oggi al 5 agosto, potrebbe anche diventare itinerante o comunque toccare la provincia. Ad auspicarlo stamattina, nella conferenza stampa di apertura del festival, è stato il consigliere regionale Giuseppe Mattiani: "Reggio è una città metropolitana e sarebbe un valore aggiunto portare questa importante manifestazione anche nei tanti luoghi di interesse di questo territorio".

Insieme al consigliere, al castello aragonese ha portato un saluto istituzionale anche il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, costretto nel contempo a scusarsi per la gaffe organizzativa che ha spostato Rcff dalla sua tradizionale collocazione nell'arena dello Stretto (che appare anche nella bella locandina di questa edizione con la statua di Atena), a causa dell'accavallarsi con un altro appuntamento. "Avremmo dovuto programmare con tempi diversi - ha ammesso Brunetti - ma possiamo però dire che se c'è difficoltà a sistemare nei vari siti le manifestazioni significa che esistono fermenti, movimento, e la città, a differenza di quanto dice qualcuno, è più viva che mai".

Da sinistra Mattiani, Brunetti e Geria

Dal Comune al festival del cinema di Reggio, seppur a malincuore, non è arrivato nessun finanziamento in un momento in cui si deve far fronte ad altre situazioni utilizzando la coperta non certo lunga delle casse dell'ente, ma il sindaco f.f. ha tenuto a sottolineare che "abbiamo dato ogni aiuto e facilitazione possibile perché questo festival ha ormai basi solide e con tante professionalità alle spalle è stata mantenuta negli anni. Credo - ha aggiunto - che una città viva anche di cose come queste".

Il direttore generale del festival, il produttore Michele Geria, ringraziando per il supporto, davanti a un Brunetti visibilmente in imbarazzo, si è però concesso una battuta a proposito della forzata rinuncia all'arena (in favore di altro evento) nonostante l'anzianità della kermesse e il suo radicamento in città: "Al di là delle disponibilità economiche, se se ci sono ben vengano ma comprendiamo la situazione, forse verso manifestazioni come la nostra, un festival del cinema, occorrerebbe qualche attenzione in più".

Un disegno di legge dei senatori Minasi e Germanà chiederà contributi statali a sostegno del festival

Sul fronte finanziamenti, al festival del cinema di Reggio Calabria hanno pensato i senatori Tilde Minasi e Antonino Germanà con una proposta di legge per chiedere un contributo statale di 2 milioni di euro con questa motivazione: "Incentivare e rafforzare le importanti iniziative già nel calendario del festival e, al contempo, a creare nuove opportunità culturali legate alla manifestazione, per tutti gli importanti risvolti legati a questo evento culturale". Si spiega ancora nel ddl: "Il Reggio Calabria Film Fest ha una portata ed una ricaduta che va ben al di là di quella meramente cinematografica. La collocazione geografica è fortemente identitaria e caratterizzata, dal punto di vista storico, artistico e culturale. Poiché il festival si svolge in un territorio ricco di beni culturali, ne deriva una ricaduta positiva, a cascata, anche sulle attività culturali, turistiche ed economiche. Costruito intorno al patrimonio culturale della città di Reggio Calabria, è da considerarsi un vero e proprio volano di crescita del territorio". E la provenienza messinese del senatore Germanà lascia pensare anche a uno sviluppo della manifestazione tra le sponde delle due città strettesi con la connotazione di un festival dello Stretto di Messina e del Mediterraneo”

Accompagnato dl direttore artistico di Rcff Massimo Spano, Geria ha poi rimarcato il ruolo centrale del castello aragonese in questa edizione, ospitando tre mostre nella veste di un vero e proprio museo, oltre alla scalinata monumentale del Waterfront. Nelle sale del monumento si potranno visitare "Donne, madri nelle carceri Italiane", a cura di Giampiero Corelli; la mostra filatelica "La storia del cinema nazionale e internazionale nei francobolli" a cura dell’associazione culturale Anassilaos; la mostra itinerante "Architettura & Cinema: Percorsi Cineturistici nell’Area dello Stretto. Movie induced Tourism", progetto dell’Oappc di Reggio, a cura di Santina Dattola, Salvatore Greco, Lorenzo Pio Massimo Martino, Antonella Postorino, Mariella Siclari in collaborazione con i registi Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò; "A Girls’Eye View: generazioni di giovani donne a confronto", a cura del team di ricerca delle Università̀ di Exeter e La Sapienza ̀ di Rom; l’installazione "La scena come arte della cisione", a cura di Francesca Nocito, Antonella Postorino, Filippo Malice e Giuseppe Lococo, e l’installazione "Apsia – Rhegion", sintesi della fondazione della città di Reggio con l’arrivo dei Calcidesi, a cura del collettivo artistico Lab1.

Ecco ecco il programma completo del festival: scarica qui

Anche quest'anno il red carpet non deluderà con una madrina d'eccezione come Ornella Muti - che oltre a ricevere il premio alla carriera, ricorderà Francesco Nuti con una proiezione serale di "Tutta colpa del paradiso" e l'intervento in collegamento del regista Giovanni Veronesi - Marco Risi (oggi pomeriggio protagonista della presentazione del libro dedicato al padre "Forte respiro rapido. La mia vita con Dino Risi" e poi della serata omaggio con dibattito e visione di uno dei suoi film più noti, "Il muro di gomma" e il premio alla carriera); e il gradito ritorno della showgirl reggina Sabina Stilo, conduttrice degli eventi serali; e lo sguardo sul panorama autoriale calabrese con i registi Fabio Mollo e "My Soul Summer", Alessandro Grande con "Regina" insieme alla giovane attrice Ginevra Francesconi, e Aldo Iuliano per il suo "Space Monkeys" e l'attrice Souad Arsane.

Glamour e talento che si aggiungono a quelli delle tante star approdate a Reggio per il festival in questi anni, da Carlo Verdone a Diego Abatantuono, Francesca Neri e Giancarlo Giannini, come si è visto nel video antologico presentato in conferenza stampa.

Una sezione a cui il Rcff tiene molto è il "Cinema dentro e fuori le mura", proposta culturale che coinvolge i detenuti, e della quale ha parlato la garante regionale Giovanna Russo rimarcandone il valore educativo e sociale. Quest'anno, per una mancata intesa con la direzione dell'istituto di pena, l'iniziativa non è riuscita a prevedere attività all'interno del carcere e il concorso rivolto agli ospiti del penitenziario, ma si parlerà di queste tematiche giovedì 3 agosto con la presentazione del libro "Domani faccio la brava: donne, madri nelle carceri Italiane" a cura di Giampiero Corelli e la visione del relativo film. Russo si è però impegnata a riproporre l'appuntamento dentro le mura al più presto, come spin off del festival.

Gli appuntamenti

Mercoledì 2 agosto la prima serata di grande spettacolo con la presentazione dei giurati del concorso di cortometraggi Millenniam Movie, valutando le opere di giovani autori che vedremo in questi giorni: il regista Mimmo Calopresti (presidente del Rcff), l'imprenditrice Pina Amarelli (presidente onoraria di giuria) l'attrice Rita De Donato, Paola Squitieri (casting), il regista Francesco Colangelo, la giornalista Manuela Iatì, Piero Sacchetti, direttore Accademia di Belle Arti e i critici del Sncci Michela Manente, Davide Magnisi e Paolo Micalizzi.

L'orafo Gerardo Sacco firmerà ancora una volta con il suo estro e l'ispirazione mediterranea i premi alla carriera del Rcff, che lo stesso maestro ha voluto raccontare stamattina in conferenza stampa e potremo ammirare tra le mani di due grandi personaggi come il regista Marco Risi e la splendida diva Ornella Muti.

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