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Domenica, 28 Aprile 2024
Inaugurazione anno giudiziario

Il bilancio di un anno di riforme, De Lisi e Marchianò: "Sarebbe opportuno un regime transitorio”

I rappresentanti del Csm e del ministero della Giustizia alla cerimonia di apertura di Reggio Calabria

Una cerimonia solenne quella dell'apertura dell'anno giudiziario nelle 26 sedi delle corti d’Appello. A Reggio Calabria, ieri mattina, all'auditorium Cosimo Fazio della scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria a tenere il discorso inaugurale c'è la presidente facente funzioni Olga Tarzia. Un momento in cui le sedi periferiche hanno però vicino lo Stato e per questo ecco che in rappresentanza del ministero della Gistizia è arrivato in riva allo Stretto il direttore generale per i sistemi informativi automatizzati Vincenzo De Lisi.

Anche il Consiglio superiore della magistratura è presente con Maria Vittoria Marchianò, già presidente del tribunale di Crotone.

Nell'auditorium Fazio ecco che subito dopo la lunga e complessa relazione della presidente Tarzia parla Maria Vittoria Marchianò. Il primo pensiero è per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che presiede il Csm. E proprio del ruolo del Csm parla Marchianò: "In questo anno di attività il Csm ha proseguito con fermezza nel recupero di credibilità ed efficienza dell’istituzione, verso una superiore qualità del servizio giustizia, senza arretrare nella tutela dei diritti dei cittadini, nel rispetto della sua funzione costituzionale di garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine giudiziario, pilastro della nostra democrazia”.

Marchianò ha rimarcato la “costante, e crescente, valorizzazione del confronto con i singoli Uffici e con i Consigli giudiziari che consente di adottare soluzioni efficaci che soddisfino le esigenze di tutela sia dei magistrati che dei diritti dei cittadini”, e ha posto in evidenza come “le regole democratiche sancite dalla nostra Costituzione riservano, infatti, al Parlamento, organo di rappresentanza popolare, le scelte di politica giudiziaria, ma spetta al Consiglio superiore della Magistratura valutare le ricadute che tali scelte possono avere sulla organizzazione degli uffici e sull’esercizio della giurisdizione, in un’ottica di leale collaborazione istituzionale”.

Maria Vittoria Marchianò, inoltre, ha detto che “il sovraccarico delle pendenze e le rilevanti scoperture degli organici – con punte di vuoti di organico che giungono fino al 51%, come nel caso della Corte d’Appello di Reggio Calabria – comporterebbe inevitabili ricadute negative sulla durata dei giudizi e lo smaltimento dell’arretrato e con l’ulteriore rischio di invertire il trend positivo registrato in questi ultimi due anni, tanto che si è segnalato che sarebbe opportuna la previsione di un regime transitorio”.

Poi sottolinea che il "Csm è consapevole che devono essere mandate altre risorse a Reggio Calabria e per questo sarebbe opportuno trovare soluzioni su forme di incentivazione per i magistrati affinché non lascino i distretti più difficili". Chiude citando Vittorio Bachelet, il vicepresidente del Csm, ucciso a 53 anni a Roma il 12 febbraio 1980 da un nucleo armato delle Brigate Rosse, al termine di una lezione all’università.

“Fai bene quello che sei chiamato a fare!” ricorda così Maria Vittoria Marchianò e riafferma l'impegno della magistratura e della giustizia, pur tra mille difficoltà, per portare avanti lo stesso impegno di legalità.

De Lisi: "Un anno di riforme"

Racconta di un anno, il 2023, dove sono arrivati i primi significativi risultati del processo riformatore della giustizia Vincenzo De Lisi parlando alla folta platea dell'auditorium Fazio della caserma della scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria. 

"Sono risultati da consolidare", afferma il rappresentante del dicastero di via Arenula: "C'è stata l’immissione di nuove risorse umane e la digitalizzazione come strumento chiave, tramite concorsi per nuovi magistrati e una riforma per migliorare le condizioni di lavoro della magistratura onoraria. Sono state immesse quasi tremila risorse come personale amministrativo, a tempo indeterminato, ed altro ne è stato immesso a tempo determinato, con i fondi del Pnrr, per un totale di 4200 risorse. Ma altri novecento posti saranno destinati a nuovi magistrati che colmeranno, in parte, le gravi carenze sui territori". 

Poi ricorda l'impegno del ministero per il completamento del nuovo palazzo di giustizia di Reggio Calabria. 

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