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Domenica, 28 Aprile 2024
Il funerale / Sbarre / Via Sbarre Centrali

Applausi e palloncini verso il cielo per l'ultimo saluto ad Alessandro: "Ragazzo buono e meraviglioso"

Nella chiesa di Santa Maria del Loreto si sono svolti i funerali del giovane motociclista morto in un incidente stradale sulla Strada statale 106

Una chiesa gremita per dare l'ultimo saluto ad Alessandro Sulfaro, il giovane motociclista che ha perso la vita, domenica sera, sulla Strada statale 106 nei pressi del centro abitato di Riace. Nella chiesa di Santa Maria di Loreto, a Sbarre centrali, zona sud di Reggio Calabria, sono arrivati in tanti, soprattutto giovani per dire addio ad Alessandro. Dentro la chiesa non c'è spazio per contenere familiari ed amici, affranti dal dolore per la grave perdita.  Entra la bara, ricolma di rose ed anthurium bianchi e l'emozione è forte. Mamma Maria, straziata dal dolore, insieme al papà Salvatore stanno lì seduti accanto alla bara. 

Si prega, si canta e si piange. Tocca a don Stefano Ripani, che celebra la messa insieme al viceparroco don Blaise Maurice Mbaruschingabire, dare il conforto. Nell'omelia il sacerdote ricorda "Il mistero della morte. Non riusciamo a  comprenderlo mai, ci chiediamo perché, ma solo fidandoci e affidandoci alla volontà e all'amore possiamo accettarlo".

"Alessandro - ricorda don Stefano - in questa chiesa è cresciuto, giovane scout, e tutti ricordano il suo sorriso, il suo impegno. Dobbiamo dire grazie per il dono che è stato Alessandro e per il suo entusiasmo. Siamo tutti chiamati a far continuare a vivere il suo sorriso, attraverso il nostro sì alla vita. Vogliamo affidare Alessandro, ragazzo buono e meraviglioso, al Tuo amore infinito. Per papà Salvatore, mamma Maria, i suoi fratelli Giovanni e Guglielmo, dona loro forza, speranza e consolazione. Ad amare sempre di più a vita e a saperla custodire come dono prezioso". 

Dopo l'omelia, la mamma si alza, si piega sulla bara di Alessandro, la bacia e sussurra qualcosa. L'accarezza. È forte il dolore di questa donna, che ha perso il suo Alessandro. 

Si canta e si prega e dopo la benedizione della salma ecco che la bara esce, accompagnata da un lungo applauso, e fuori ad attenderla ci sono ancora per Alessandro i palloncini bianchi e blu, liberati, insieme alle colombe, in cielo per giungere fin lassù.

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