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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'appello

L'appello di Ance e Fai agli imprenditori: "Contro la 'ndrangheta ci vuole coraggio e senso di responsabilità"

I costruttori reggini e l'associazione antiracket intervengono dopo l'operazione Atto quarto e ringraziano magistratura e forze dell'ordine

Ance Reggio Calabria e l’associazione antiracket Fai Reggio Calabria plaudono all’eccellente azione di contrasto alle mafie della Magistratura e delle Forze dell’Ordine svolta anche nel caso dell’indagine denominata “Atto quarto”.

“Anche in questa occasione l’autorità giudiziaria conferma la sua efficienza ed efficacia ed offre una concreta risposta di giustizia agli imprenditori che collaborano e si espongono, rappresentando un’occasione irrinunciabile per gli altri operatori, magari ancora indecisi, di collaborare all’emarginazione ed al contrasto di fenomeni antisociali come il racket delle estorsioni che minano la stessa libertà di impresa e la sicurezza dell’imprenditore”.

In tale prospettiva, nelle più recenti riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ed anche in occasione delle recenti dichiarazioni pubbliche rese dagli inquirenti è stato messo in luce il ruolo formidabile svolto dal movimento antiracket e dalla Fai di Reggio Calabria nell’azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità, grazie ai servizi di assistenza e sorveglianza dedicati da parte delle forze dell’ordine ed a quelli di accompagnamento alla denuncia delle possibili pressioni criminali cui risultano molto spesso collegati gli episodi di minaccia o intimidazione registrati.

“La straordinaria ed ampia azione di prevenzione, contrasto e repressione della criminalità organizzata che la magistratura reggina e le forze dell’ordine stanno conducendo instancabilmente con risultati di estremo rilievo anche in termini di presidio e tutela del sistema sociale ed economico impongono una decisa presa di posizione da parte di tutto il mondo delle imprese e delle professioni anche perché oggi a Reggio Calabria c’è un fatto nuovo, la presenza e l’operatività di un’Associazione antiracket come la Fai Reggio Calabria che non lascia nessuno solo e che aiuta chi denuncia a condividere con altri il proprio percorso di liberazione”.

L’attuale congiuntura che vede collaborare fianco a fianco Ance, Fai ed Istituzioni deputate alla legalità, insieme con l’opportunità di disporre di una struttura di servizi altamente professionali e riservati come quella della Fai Reggio Calabria, può rappresentare un’occasione storica per assestare colpi determinanti alla criminalità organizzata che certamente rappresenta uno dei vulnus principali per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio e del sistema imprenditoriale oltre che una intollerabile minaccia ai diritti essenziali della persona umana e dell’imprenditore.

Le azioni di denuncia di ingerenze e pressioni criminali nell’attività di impresa da parte di un novero crescente di operatori, insieme con l’azione investigativa e repressiva delle istituzioni, che continuiamo a veicolare e registrare come Ance e Fai Reggio Calabria, oltre a rappresentare un prezioso contributo a beneficio di tutto il sistema imprenditoriale, che va ben oltre la tutela della singola realtà aziendale, ci chiamano però tutti ad una effettiva partecipazione di tali dinamiche, attraverso un concreto impegno in termini di solidarietà, certamente, ma anche soprattutto in termini di comportamenti proattivi di difesa delle imprese e di denuncia di comportamenti antisociali che minano la stessa libertà di impresa e la sicurezza dell’imprenditore.

In tale contesto istituzionale, la coesione del sistema imprenditoriale e l’adesione al movimento antiracket può rappresentare uno spartiacque nella battaglia contro le forze criminali, consentendo attraverso semplici atti di informazione mirata, gestiti in modo da minimizzare l’eventuale esposizione del singolo, di relegare al passato la terribile esperienza di un territorio e di un sistema economico vessato e tenuto sotto scacco dalle forze criminali.

Al contrario, sottovalutare la virulenza ed il potenziale antisociale delle ingerenze criminali nel sistema economico, rischia senz’altro di condannare questo territorio ad una sudditanza alle forze criminali che non consentirà di dispiegare il nostro potenziale civile ed economico, alimentando le condizioni che costringono sempre di più i nostri giovani ad emigrare, depauperando ulteriormente e definitivamente il capitale sociale del nostro territorio.

“Ed è per questo che Ance e Fai Reggio Calabria rivolgono un appello generalizzato al coraggio ed al senso di responsabilità degli imprenditori reggini, sollecitando la tempestiva adesione alla Fai di Reggio Calabria ed al movimento antiracket reggino; si tratta di una grande opportunità per contribuire a liberare il nostro territorio da forze criminali che, asfissiando l’attività di impresa, lo relegano agli ultimi posti di tutte le graduatorie economiche e della qualità della vita. Un’occasione essenziale per rendere il nostro territorio e le nostre imprese più libere di esprimersi e di dispiegare il proprio potenziale di sviluppo; un’opportunità che dobbiamo cogliere per consentire ai nostri figli di vivere in una società più libera e foriera di opportunità di realizzazione professionale e personale".

"La straordinaria opportunità è che in questa battaglia di legalità si allarghi esponenzialmente il campo e l’impegno di tutti gli attori sociali ed economici per realizzare concretamente e non solo a parole la vicinanza ed il sostegno della società civile alla fondamentale azione condotta dalla magistratura, dalle forze dell’ordine e dalle altre istituzioni preposte alla legalità per la prevenzione ed il contrasto della ‘ndrangheta e per la liberazione del territorio dalla sua asfissiante presenza”.

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