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Il progetto

Reggio Resiliente, divertimento e apprendimento per promuovere autonomia dei ragazzi autistici

Il progetto Ciribiriblu, nato dalla sinergia tra territorio, famiglie e interventi, nel segno della continuità

Attività ludiche, laboratoriali e riabilitative per dodici persone autistiche, minori e disagiate che hanno vissuto per alcuni mesi un tempo di apprendimento e divertimento grazie al progetto Ciribiriblu,  Città inclusiva per Bimbi Resilienti in Blu, finanziato nell'ambito della programmazione Pon Metro 2014-2020.

Adesso c'è stato il gran finale per il progetto promosso da “Intorno a me mille colori" in convenzione con il Comune di Reggio Calabria "Città Inclusiva per Bimbi Resilienti in blu". Il progetto è stato delineato dalle voci della dottoressa Anna Maria Arena, presidente dell’Ets “Intorno a me mille colori", che ne ha esposto tempi, modi e finalità, della dottoressa Sara Bassani, psicologa analista del comportamento Bcba e supervisore che ha parlato dell’importanza di una presa in carico globale finalizzata all’elaborazione del progetto di vita di una persona autistica; della dottoressa Martina Vitale, psicoterapeuta analista del comportamento, che ha parlato dell’autismo, dal momento della diagnosi a quello dei trattamenti.

Un progetto importante poiché nato dalla sinergia tra territorio, famiglie, e interventi, nel segno della continuità e con l’ambizione di promuovere autonomia e benessere ad ampio raggio, per le persone con autismo, le loro famiglie ed i loro contesti di vita. Obiettivo perseguito con forza dalla dottoressa Anna Maria Arena, responsabile operativa del progetto, è far sì che l’essere umano sviluppi appieno i propri punti di forza e, divenendo progressivamente più abile ed autonomo, possa contribuire ad aumentare non solo il proprio benessere ma anche quello dell’intera società.

Ecco, quindi, la fondamentale importanza del territorio e della rete per potenziare al massimo il funzionamento di ogni individuo nel proprio ambiente naturale. Lo scopo del progetto è stato quello di rafforzare la resilienza della comunità, partendo dalla resilienza individuale e familiare, intervenendo su vari livelli: livello individuale attraverso interventi diretti, livello familiare attraverso il coinvolgimento di un maggior numero di persone, genitori, famiglie, livello comunitario attraverso azioni rivolte alle comunità, interagendo con tutte le risorse presenti nella comunità locale disponibili a dare aiuto ad altre famiglie e concittadini che si trovano in una situazione di fragilità, contribuendo a supportare la rete del welfare di comunità.

Nella pratica è stata data la possibilità a 12 persone autistiche, minori e disagiate, di vivere un tempo di apprendimento e divertimento, caratterizzato da attività ludiche, laboratoriali, riabilitative coordinate e supervisionate, svoltesi dal mese di aprile a quello di giugno 2023. Ogni minore è stato affiancato da un operatore esperto in un contesto in cui è si è mirato a promuovere le attività di gruppo, l’interazione, la collaborazione ed il gioco. Perché da qui che si parte per una maggiore consapevolezza di se stessi e degli altri, del proprio funzionamento, del proprio modo di stare al mondo. Diverse le attività proposte per il coinvolgimento di questi minori e delle loro famiglie: protagonisti sempre il gioco, la creatività, il divertimento e la collaborazione. E, in più, è stato realizzato un Help Point Blu, un servizio gratuito, online e telefonico, fruibile ogni martedì pomeriggio di supporto e sostegno alle famiglie, curato dalle dottoresse Anna Maria Arena, Sara Bassani e Immacolata Nato.

Dopo il mese di giugno 2023, a far seguito alle terapie, alle attività ludico laboratoriali di apprendimento che hanno caratterizzato le settimane precedenti, ecco che il contesto del progetto si tinge di blu. Per i bambini ed i ragazzi destinatari del progetto si è dato il via ad un tempo estivo scandito da attività in acqua, attività motorie, occupazionali, training personalizzati per l’acquisizione delle principali autonomie, in un ambiente accogliente e sicuro, la struttura Baia dello Stretto sita sul lungomare di Gallico Marina e nell’area demaniale adiacente del Comune di Reggio Calabria, dove le parole d’ordine sono state “apprendimento e divertimento”. Ciò perché il divertimento aumenta la motivazione e, di conseguenza, la collaborazione e l’efficacia. Lo spiega la dottoressa Sara Bassani, la cui presenza in qualità di supervisore Bcba ai progetti individuali e alle attività ha garantito all'attività proposta standard qualitativi sempre più alti, per come pensato e voluto fortemente dalla dottoressa Anna Maria Arena, presidente di “Intorno a me mille colori” e responsabile operativa del progetto.

I ragazzi e le loro famiglie coinvolti sono stati progressivamente più partecipi e solidali: l’evento conclusivo del progetto, svoltosi presso la struttura Baia dello stretto, è stato una festa di sorrisi e di emozioni, di empatia e sinergia, che ha messo insieme ragazzi, famiglie, terapisti, educatori, coordinatori e supervisori. Questo significa intervenire, in maniera mirata ed efficace. E l’Aba, Analisi del comportamento applicata, la scienza che ha fatto da filo conduttore ad ogni passo compiuto in questi mesi dal progetto, è anche e soprattutto questo: apprendere in ambiente naturale, attraverso attività quotidiane guidate, assistite e, più che possibile, autonome.

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