E' un viaggio nella bellezza ritrovata. Un carico emozionale che prende forma e si anima tra le mani e gli sguardi dei tecnici che, dopo il forzato lockdown, hanno ripreso i lavori di uno dei restauri più cari alla città e ai reggini. 

"Qualche giorno fa, nella massima riservatezza - svela il Segretariato regionale del Mibact per la Calabria con un post pubblicato su Facebook - la Sacra Effigie è stata trasportata dall'Eremo al laboratorio, ospitato nella sala Federica Monteleone del Consiglio regionale della Calabria".

Nella fase avanzata dei lavori di restauro della struttura della Vara e degli elementi decorativi, i restauratori ed i tecnici hanno ritenuto "opportuno ricollocare preventivamente il quadro della Madonna della Consolazione del pittore Nicolò Andrea Capriolo, per verificare la perfetta esecuzione del restauro della Vara dal punto di vista meccanico e illuminotecnico.

È stato necessario infatti controllare che l’alloggiamento del quadro, composto da più elementi come cornice, porta e montanti in legno, sia stato rimontato a perfetta regola d’arte e riscontrare che non ci siano effetti di rifrazione del nuovo impianto illuminante o disturbi di riflessione lungo il percorso processionale".

Le operazioni si sono concluse nella stessa giornata e il quadro è stato restituito alla Basilica, sotto la vigilanza dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza.

ReggioToday ha incontrato Gaetano Surace, presidente dell'Associazione portatori della Vara, Sandro Prandina, restauratore e direttore tecnico dell'impresa Mirabelli e Salvatore Amaddeo, architetto funzionario del segretariato regionale Mibact per la Calabria, responsabile unico del procedimento.