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Sabato, 27 Aprile 2024
Il documento / Arghillà

Una rete per i minori di Arghillà nord, ecco le proposte di Energie di Comunità

Con un documento indirizzato agli enti le associazioni analizzano il contesto di degrado e suggeriscono cosa fare per risolvere le criticità

Un documento completo con proposte condivise dalle associazioni e suddivise per ambiti, che saranno inoltrate alle istituzioni per cambiare le condizioni di vita nel quartiere di Arghillà.

L'iniziativa arriva dalla rete Energie di Comunità, costituita informalmente nel maggio scorso da associazioni, movimenti, realtà del terzo settore e attivisti (ActionAid, Adexo, Asd Arghillà, Csi, Il Cuore di Medea, Medici del Mondo, Non Una Di Meno, Società cooperativa sociale Azione Sociale), impegnati da anni nella periferia reggina di Arghillà nord dove permangono drammatiche criticità per i centinaia di minori residenti e le loro famiglie.

Il documento verrà inoltrato a Prefettura, Regione, Città metropolitana, Comune, Aterp, Asp. Si spiega in una nota diffusa dalle rete: "Tutte le istituzioni, per le loro funzioni e competenze, hanno un ruolo nelle risoluzione delle problematiche persistenti nel quartiere, al fine di avviare incontri di discussione e riflessione, utili a intraprendere azioni per garantire condizioni di vita giuste ed eque alle persone, secondo i diritti garantiti dalla Costituzione e dalle convezioni internazionali".

La rete Energie di Comunità propone azioni contro la dispersione scolastica, per il miglioramento della qualità della vita, per il benessere dell’infanzia e dell’adolescenza nel quartiere Arghillà. Il documento parte da una analisi sul contesto, rilevando che "nella zona nord del quartiere non si riscontrano ancora cambiamenti significativi nelle dinamiche innescate dalla condizioni strutturali tipiche dei cosiddetti quartieri ghetto delle periferie urbane, quali omogeneità delle condizioni sociali, concentrazione di povertà economiche ed educative, difficoltà in termini di mobilità urbana, stigma sociale".

Il documento della rete Energie di comunità suddiviso per settori critici

Le associazioni hanno suddiviso il documento per settori analizzati, mettendo a confronto la situazione attuale e quello che si propone agli enti per risolvere i problemi esistenti. 

Rifiuti e igiene pubblica Le condizioni igienico sanitarie, dovute ai cumuli di rifiuti e ai roghi degli stessi, gravano sulle condizioni emotive e salutari di bambini e bambine e dei loro familiari. Si rileva come le condizioni igienico- ambientali abbiano ripercussioni sulla salute degli abitanti del quartiere (malattie dermatologiche, respiratorie, tiroidee, autoimmuni, ecc). L'ambiente insalubre e deprivato inoltre potrebbe incidere anche sullo sviluppo del potenziale cognitivo dei minori per i quali si rileva un alto tasso di certificazioni attestanti ritardi cognitivi lievi e insuccesso scolastico.

Insieme agli interventi di igiene ambientale con rimozione dei rifiuti e vigilanza del territorio ( per l'accertamento di eventuali reati relativi al traffico di rifiuti), si propone di esonerare gli abitanti del quartiere, che rientrano sotto una certa soglia di reddito, dal versamento dei tributi, consentendo l'accesso alla raccolta differenziata e al conferimento dei rifiuti ingombranti presso le isole ecologiche del territorio. Si propone anche di incentivare le persone esonerate dal pagamento dei tributi, all'organizzazione di giornate ecologiche e pulizia sul territorio, attraverso meccanismi di premialità con il supporto del terzo settore, che prevedano per esempio l'accesso gratuito ai servizi per minori e fornitura di materiale scolastico.

Abitare La concentrazione di persone a basso reddito e basso livello di istruzione, in un quartiere periferico come Arghillà, a cui aggiungere la carenza di servizi, produce degli effetti di potenziamento delle fragilità sociali. Inoltre i ritardi nelle regolarizzazioni degli alloggi erp ( previste da legge regionale) ostacolano la possibilità di dichiarare all'anagrafe l'effettiva composizione familiare e rendere chiara e realistica la situazione della popolazione presente sul territorio.

Si propone di agevolare i percorsi di autonomia delle persone propense ad abitare in altre zone del quartiere, attraverso formule di garanzia e supporto affitto, oltre al recupero di risorse economiche per procedere all'acquisto di alloggi erp che non siano collocati in concentrazione. Questo percorso andrebbe avviato contestualmente all'accertamento delle condizioni strutturali degli alloggi erp, sia di proprietà Aterp che comunali ( per i quali sono stati già previsti delle risorse finanziarie). Si ritiene opportuno che una parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sia riconvertito per altre finalità pubbliche e sociali. Questo percorso di verifica delle condizioni strutturali del patrimonio di edilizia pubblica servirebbe anche a facilitare le regolarizzazioni già previste da legge regionale per le occupazioni irregolari avvenute precedentemente al 2021. Tali procedure infatti stanno subendo notevoli rallentamenti, proprio a causa dei ritardi nei sopralluoghi per la verifica dell'abitabilità, anche in relazione agli impianti elettrici.

Diritti e sicurezza Periodicamente le forze dell'ordine effettuano operazioni di sicurezza nel quartiere. Da quanto si evince dai comunicati ufficiali, gli esiti delle operazioni riguardano in particolare furto di energia elettrica e dell'acqua.

In considerazione che i servizi di fornitura idrica ed elettrica sono condizione essenziale per la vivibilità di famiglie e minori, e non trascurando le condizioni di precarietà economica e lavorativa, si ritiene opportuno valutare la garanzia di forniture idriche ed elettriche per la garanzia dei diritti essenziali umani, proponendo azioni socialmente utili, in alternativa al pagamento delle tariffe previste (messa alla prova anticipata, preventiva a reati di furto di energie elettrica e fornitura idrica).

Scuola Il servizio di trasporto scolastico effettuato dall'Atam per conto del Comune resta a pagamento anche per fasce con isee vicino allo 0. Il ritardo nella distribuzione dei buoni libro per classi della scuola dell'obbligo, crea ancora disagio in termini di pari opportunità.

Si ritiene opportuno reperire i necessari finanziamenti per il trasporto gratuito dei minori del quartiere, appartenenti a famiglie a basso reddito e velocizzare i tempi di distribuzione dei buoni libro.

Lavoro e Formazione L’abbandono precoce del percorso scolastico e formativo, dovuto spesso all’insuccesso tra i banchi di scuola e alla conseguente demotivazione e scarsa auto-consapevolezza delle proprie potenzialità cognitive, costituisce per giovani e adulti un limite significativo per la ricerca di attività lavorative che garantiscano la sussistenza familiare e la consapevolezza dei propri diritti, secondo i principi costituzionali anche in tema di tutela del lavoro.

Al fine di avviare circuiti virtuosi di empowerment tra giovani e adulti/e inoccupati/e o precari/e in povertà di lunga durata, potrebbe essere utile avviare corsi di formazione professionali che garantiscano l’acquisizione di competenze (valutando la possibilità di avviare parallelamente percorsi per conseguire titoli di studio), prevedendo rimborsi economici per i partecipanti, per favorire la motivazione, garantire la mobilità e rendere vantaggiosa, per l’equilibrio delle dinamiche economico -familiari, la frequenza dei percorsi di formazione/istruzione proposti.

Chiesto incontro con i rappresentanti istituzionali per pianificare le azioni

La rete Energie di Comunità, con l'obiettivo di ottimizzare gli sforzi degli operatori istituzionali e del terzo settore, ha richiesto un incontro con i rappresentanti della Regione, del Comune, della Città Metropolitana, dell'Aterp, dell'Asp, della Prefettura e delle forze dell'ordine, per "programmare congiuntamente azioni risolutive a lungo termine, di contrasto alla dispersione scolastica e di miglioramento delle condizioni di vita dei minori residenti nel quartiere e dei loro familiari".

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