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Cronaca Via Aschenez

L'Amministrazione comunale intitola una strada alla memoria del sindaco Reale

A renderlo noto è il Rotary Reggio Calabria. Da ieri la via prolungamento Aschenez prende il nome di una delle personalità che hanno dato lustro alla città

L'amministrazione comunale ha deciso di dedicare la via Aschenez prolungamento a Giuseppe Reale, una delle personalità che hanno lasciato una traccia profonda nella vita culturale e istituzionale della città.

A renderlo noto è il Rotary Reggio Calabria che ringrazia il Comune per aver inteso alimentare la memoria del compianto sindaco e parlamentare, già presidente del club service cittadino. All’onorevole Reale è legata la storia di alcune delle più alte istituzioni culturali reggine, dall’Accademia di Belle Arti al conservatorio Cilea fino all’Università per stranieri Dante Alighieri.

La sobria cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza di numerose autorità: tra loro, il vicesindaco Armando Neri, il questore Maurizio Vallone, il rettore dell’Università Mediterranea Marcello Santo Zimbone, la direttrice del conservatorio Cilea Mariella Grande, don Luigi Cannizzo, delegato dell’arcivescovo metropolita di Reggio-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, nonché il presidente della Fondazione Mediterranea Vincenzo Vitale.

Particolarmente significative sono state le testimonianze di Giuseppe Bova, past president del Rotary Reggio Calabria, e del professor Antonino Monorchio che hanno ricordato la figura dell’onorevole Reale. “Peppino non è stato un uomo di potere, semmai l’uomo dell'edificazione, della promozione umana e culturale, l’uomo della concretezza che ha veramente sostenuto con una forte e coinvolgente azione politica la crescita e gli interessi di Reggio e del Mezzogiorno - ha dichiarato Bova -. E’ stato, anche, un testimone importante della nostra umanità ed ha lasciato insegnamenti incancellabili: l’umiltà del fare, la tenace vocazione a conseguire gli obiettivi prefissati, la fede nell’aiuto di Dio, e da cattolico praticante, l’amore per il suo prossimo, per la Chiesa e per la Calabria".

Il professor Monorchio, invece, si è soffermato sulle "modalità con cui Reale venne in contatto con la città. E non mi riferisco solo al processo di costituzione dell’Università per stranieri o dell’Accademia di Belle Arti, ma a un maggiore e complessivo merito: quello di aver dato un’impronta particolarmente intensa e marcata alla creazione dei rapporti sociali nella nostra comunità. Attraverso il suo pensiero e le sue azioni, Giuseppe Reale indicò ai reggini un modo di costruzione del futuro, tempo spesso sconosciuto alla nostra società".

La presidente del Rotary Reggio Calabria, Dina Porpiglia, ha sottolineato come l’anno sociale si sia contraddistinto per "l’attenzione alla storia, intesa  come racconto dell’agire e del sentire di persone che, oltre ogni interesse personale, hanno dedicato la propria vita al perseguimento del bene comune, alla creazione di consapevolezza sociale, alla diffusione della cultura dell’agire e del fare bene legata ai luoghi: è ormai un fatto acquisito che le politiche di valorizzazione del cosiddetto ‘brand territoriale’ si basino oggi principalmente sulla reputazione degli stessi, e in questa direzione certamente Peppino Reale ha fatto tanto".

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