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Cronaca

Sanità, Cisl proclama lo stato di agitazione: "Basta con la mancanza di trasparenza e legalità"

I sindacati hanno inviato una lettera al prefetto, al generale Cotticelli, alla commissione straordinaria dell’Asp, alla Procura della Repubblica e al comando carabinieri di Locri

La Cisl Fp e Cisl Medici dopo aver ricevuto mandato dai lavoratori della sanità "proclamano lo stato di agitazione e si riservano di definire una o più giornate di sciopero la cui data verrà comunicata agli organi preposti nei modi e nei tempi previsti. Basta con la continuità del passato, basta con la mancanza di trasparenza e legalità, basta col mantenimento di abusi, basta con l’immobilismo, i lavoratori non possono attendere oltre, si scende in piazza". 

Considerate le problematiche inerenti di una "pericolosa linea di gestione dell'Asp", il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, Vincenzo Sera, il segretario generale aggiunto, Giuseppe Rubino, il segretario generale di Cisl Medici, Pasquale Romeo, il segretario generale aggiunto, Giovanni Calogero e il segretario aziendale, Francesco Loschiavo, hanno inviato una lettera al prefetto di Reggio Calabria, al generale Cotticelli, alla commissione straordinaria dell’Asp di Reggio, alla Procura della Repubblica e al comando carabinieri di Locri. 

"Il primo giorno dell’anno è caratterizzato dagli auguri e la Cisl Fp e Cisl Medici vogliono esaltare questo momento, comunicando ai lavoratori della sanità che l’impegno per evitare il perpetrarsi della mala gestione non mancherà, anzi per come espresso nei comunicati dei giorni scorsi si intensificherà al punto di giungere a vere e proprie manifestazioni per interrompere ogni disinteresse ed abuso che umilia ed offende quanti in prima linea cercano con sacrificio, deontologia e speranza, di garantire quel poco di tutela della salute che è rimasta in questa martoriata provincia". 

"Non mancano e non mancheranno le problematiche operative e gestionali nell’Azienda ospedaliera - spiegano ancora i sindacalisti - che è costretta ad assorbire il 'nulla' che orbita nell’Asp provinciale ma l’attenzione va orientata su tutto il territorio per ripristinare il vero ruolo assegnato ad ogni componente della rete ospedaliera, territoriale e dell’emergenza. Proprio nell’Asp risiede una moltitudine di criticità che incidono negativamente nella Salute e tutela dei dipendenti e di conseguenza nella garanzia di risposte che la cittadinanza metropolitana si attende e di fatto non ha. Si può tranquillamente fare un consuntivo della gestione commissariale dicendo che si è evidenziato il 'non fare' il 'non confronto' 'la continuità col passato'.

La conseguenza da parte della Cisl Fp e Cisl Medici "non può che essere la reazione a questa pericolosa linea di gestione, forse meglio definibile come 'non gestione'. Per la storia e cultura della Cisl e il rispetto dogmatico per le Istituzioni è pesante affermare che tutti i buoni propositi della Commissione che all’inizio ha chiesto la collaborazione per far fronte al disastro presente nell’Azienda, sono svaniti nella chiusura totale, anche quando si è trattato dell’incolumità fisica dei dipendenti". 

"Per fortuna - si legge ancora nella lettera - esiste la disponibilità e la professionalità di altre parti dello Stato che hanno sopperito e tutelato i lavoratori esposti alle vessazioni di qualche figura ancora mantenuta in servizio, visto che è momento di auguri, si estendono insieme ad un caloroso ringraziamento ai carabinieri di Locri e alla Procura di Reggio Calabria". Le organizzazioni sindacali augurano che si faccia presto luce "sulle vicende assurde che sono state denunciate e che si chiarisca il percorso dei provvedimenti disciplinari assunti dal vertice aziendali e poi scomparsi nel nulla oltre a 'inspiegabili' ritardi sull’applicazione di altri".

Secondo Cisl Fp e Cisl Medici "la mezzanotte ha aperto la speranza di molti ma ha precluso la continuazione del servizio ad alcuni medici, infermieri ed operatori socio sanitari, peggiorando la già critica carenza di organico, duole costatare che in altre realtà della stessa Regione si è provveduto con senso di responsabilità ad una proroga e duole prendere atto che in Calabria non esiste una gestione ed uniformità di standard, la segreteria regionale della funzione pubblica saprà intervenire ed interagire proficuamente col Commissario del piano di rientro e col Dipartimento di tutela della salute della Regione Calabria.

Ancor più difficile è accettare uno standard diverso tra dipendenti della stessa Azienda, se si pensa che la responsabilità espressa nella delibera 609 del 31/12/2019, autorizzata dal Commissario per il piano di rientro, assolutamente condivisa dalle organizzazioni sindacali, con la quale viene prorogata la permanenza in servizio di tre dirigenti non medici, essenziali per l’Asp di Reggio Calabria per come espresso nel corpo della stessa delibera (ritenuto che persistono le condizioni, condivise dalla struttura commissariale nel citato DCA non validato, ove è stato espressamente considerato che l’assunzione del suddetto personale è funzionale per efficientare la gestione), non si riscontra nei confronti del personale sanitario e di supporto che non ha avuto alcuna proroga, nonostante la conseguente difficoltà di alcune UU.OO.dell’Ospedale come Pronto soccorso e medicina, della psichiatria(SPDC) e del Centro di recupero neurologico di Locri e della nefrologia e dialisi".

La Cisl Fp e Cisl Medici estendono poi l'augurio ai Commissari dell’Asp di Reggio Calabria "di applicare legalità e trasparenza e pari attenzione all’emergenza aziendale ricorrendo a tutte le qualità che sicuramente hanno caratterizzato la scelta delle Istituzioni nell’assegnarli ad un compito così difficile, ricordando che la chiusura al confronto e la continuità col passato non precludono ogni possibilità di riuscita".

Le organizzazioni sindacali inoltre "riconfermano tutta la disponibilità al confronto e alla massima collaborazione con una strategico e condiviso scopo che è l’obiettivo supremo del ripristino delle regole, ricordando che la condizione di questi giorni impone decisioni immediate per far fronte ai gravi rischi cui sono esposti dipendenti e utenti.

Ai lavoratori che lamentano di essere pochi, abbandonati, vessati, umiliati, esposti alle ire di un’utenza che non riceve risposte e prestazioni, la Cisl Fp e Cisl Medici assicurano che "già con le assemblee svolte, ci si organizzati a contrastare la mancanza totale di controllo che in questo momento vige nell’Asp di Reggio Calabria, senza fare sconti a nessuno. Il mancato pagamento delle spettanze contrattuali dal 2010, la mancata erogazione dei buoni mensa da aprile 2016, la pretesa del raddoppio dei turni, la mancanza del riposo per il recupero fisico, la totale inosservanza della legge 161/2014, tutte cose non tollerabili, tutti sintomi di illegalità e mancanza di trasparenza, tutti elementi che dimostrano che nell’Asp di Reggio Calabria esiste un pericoloso 'fuori controllo' che probabilmente giova a 'qualcuno' ma sicuramente non può essere mantenuto, la conseguenza è: reazione e protesta". 

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