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Martedì, 30 Aprile 2024
Sindacati

Dipendenti Ispettorato del lavoro in sciopero, Giordano: "Tutelare chi tutela"

L'intervento della segretaria generale Cisl Fp Calabria e di Vincenzo Musolino, coordinatore Cisl Fp Inl

Il 30 ottobre i dipendenti dell'Ispettorato nazionale del lavoro saranno costretti a scioperare, dopo aver tentato tutte le interlocuzioni possibili con il governo.

"Uno sciopero unitario - spiegano la segretaria generale Luciana Giordano e Vincenzo Musolino, coordinatore Cisl Fp Inl Calabria - che ha una caratteristica speciale: non si tratta solo di rivendicare le giuste spettanze per gli ispettori e per tutti i lavoratori dell'Inl (il riconoscimento degli arretrati relativi alla perequazione della indennità di amministrazione; l’aumento degli importi del Fondo risorse decentrate di ente e del decreto Poletti; la possibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate in materia di salute e sicurezza in favore del personale) ma di lottare, insieme, per fare decollare, finalmente, l'Ispettorato nazionale del lavoro, per ottenere quella autonomia organizzativa e finanziaria dell’Istituto che è indispensabile per tutelare al meglio i lavoratori di tutti i settori, per implementare i controlli sull'applicazione dei contratti collettivi e della normativa a tutela della sicurezza e
della salute nei posti di lavoro.

Giusto per notizia, è il caso di rammentare che la vigilanza sul lavoro, nelle campagne e in tutti i luoghi più lontani dai centri cittadini, si basa esclusivamente sul sacrificio del mezzo di locomozione personale degli Ispettori, non avendo l’Inl e il ministero del lavoro mezzi propri. Senza questo sacrificio personale e familiare, l’essenziale funzione di vigilanza sarebbe paralizzata e la conta dei morti sul lavoro aumenterebbe a dismisura.

Investire sugli ispettori del lavoro, renderli sempre più formati e attivi nei territori significa, infatti, proteggere i lavoratori più deboli e fragili, contrastare il tragico fenomeno, soprattutto in Calabria, del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura.

"Tutelare chi tutela", quindi, non è solo uno slogan, - concludono Giordano e Musolino - è una necessità del paese;
significa dare concreta attuazione al primo articolo della Costituzione, significa davvero fondare la Repubblica sul lavoro".

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