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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Maxi sequestro a imprenditore edile vicino ai clan: sotto chiave beni per sei milioni

Contestata l'appartenenza alla cosca "Piromalli", al 45enne Giorgio Morabito è stato sequestrato il patrimonio: imprese commerciali, beni immobili e disponibilità finanziarie

Il noto imprenditore di San Giorgio Morgeto, Giorgio Morabito, è stato protagonista di un provvedimento eseguito dalla guardia di finanza di Reggio Calabria. Al 45enne, specializzato nel settore della costruzione di grandi opere edilizie, è stato sequestrato il patrimonio, costituito da imprese commerciali, beni immobili e disponibilità finanziarie, per un valore stimato di circa 6 milioni di euro.

I finanzieri del comando provinciale e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata, sotto il coordinamento della procura della Repubblica, Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale, presieduta dalla dottoressa Ornella Pastore, su richiesta del procuratore aggiunto Gaetano Paci e del sostituto procuratore Gianluca Gelso.

Condannato al carcere nel 2017 dopo l'operazione "Cumbertazione", condotta dal Gico della polizia economico-finanziaria reggina nei confronti di un'organizzazione criminale impegnata nell'aggiudicazione concordata di numerose gare d'appalto. A Morabito, coordinatore del sistema fraudolento architettato, è stata contestata sia la partecipazione alla cosca di ‘ndrangheta “Piromalli”, operante nella Piana di Gioia Tauro, sia l’associazione semplice finalizzata alla commissione di plurimi delitti in materia di corruzione, turbativa d’asta e falso, tutti aggravati dalla finalità di agevolare la predetta cosca. L'uomo è attualmente rinviato a giudizio. 

Nell'abitazione dell'imprenditore, i militari hanno inoltre sequestrato 131.150 mila euro, scovati nel corso delle perquisizioni relative alla stessa operazione "Cumbertazione".

Indagini apposite, mirate a delineare la pericolosità di Morabito, hanno accertato i patrimoni di sua appartenenza, il cui valore risultava sproporzionato al reddito dichiarato, oltre alle fonte illecite dalle quali aveva ottenuto risorse per l'acquisizione. 

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