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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sindacato

Palazzo del Governo, la delegazione Figec Cisal incontra la prefetta Clara Vaccaro

Il segretario generale Carlo Parisi ha illustrato "il percorso di crescita del sindacato, ormai presente in tutto il Paese con sedi provinciali, patronati e Caf gratuiti per gli iscritti

"Affermare la cultura della legalità in un contesto sociale, per troppo tempo ostaggio dell’antistato, che ha finito per relegare in una condizione di arretratezza e rassegnazione un popolo che ha solo bisogno di lavoro, servizi e sicurezza". È stato questo il filo conduttore della visita di cortesia fatta stamane dalla Figec Cisal al prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro.

La delegazione della Federazione italiana giornalismo editoria comunicazione era composta dal segretario generale Carlo Parisi e dai consiglieri nazionali Federica Morabito (fiduciaria di Reggio Calabria), Michele Albanese (delegato alla legalità), Franco Arcidiaco e Ilda Tripodi (commissione cultura).

Un lungo e cordiale colloquio, nel Palazzo del Governo di Reggio Calabria, nel corso del quale il segretario generale della Figec Cisal ha presentato al prefetto Vaccaro "il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura che, dopo 114 anni di anacronistico sindacato unico, ha inaugurato il pluralismo sindacale per dire no al pensiero unico e sì a un sindacato di servizio vicino agli iscritti, rispettoso delle diversità di vedute all’interno dei propri organismi, aperto sempre al dialogo e al confronto".

Carlo Parisi ha, quindi, illustrato "il percorso di crescita del sindacato, ormai presente in tutto il Paese con sedi provinciali, patronati e Caf gratuiti per gli iscritti grazie alla confederazione Cisal che, con oltre un milione e mezzo di iscritti, è la più importante organizzazione sindacale autonoma italiana".

Grande attenzione è stata rivolta ai temi del giornalismo e dell’informazione, con grande reciproca disponibilità al dialogo e al confronto sui temi di più scottante attualità: dalla crisi del settore editoriale tradizionale alle derive social, all’intelligenza artificiale, ma soprattutto con ampia convergenza d’intenti sulla formazione culturale e professionale per l’affermazione della legalità che non può prescindere da serie e concrete politiche del lavoro.

Iniziative tutte finalizzate a creare una nuova coscienza tra i giovani per contribuire ad arrestare la fuga di cervelli che questa terra forma ma non riesce a trattenere e sfruttare.

Temi questi particolarmente cari alla dottoressa Clara Vaccaro, dirigente del ministero dell’Interno di altissimo profilo e di grande esperienza, ma soprattutto donna del Sud (è originaria di Messina), quindi profonda conoscitrice delle logiche, delle dinamiche del territorio e, cosa non di poco conto a queste latitudini, del linguaggio spesso affidato alla gestualità.

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