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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il terzo settore chiede un incontro urgente al prefetto e sospende i servizi

Dal 1 luglio gli enti cesseranno l’erogazione di cure domiciliari integrate. L’interruzione delle terapie potrebbe mettere a rischio le funzioni vitali degli assistiti

Gli enti erogatori dei servizi di cure domiciliare integrate, dopo la comunicazione con la quale il Coordinamento art.32 ha informato gli organi competenti della grave condizione di abbandono in cui versano i servizi sanitari nel territorio dell’Asp 5,  ieri hanno inviato, fiduciosi, una lettera a Massimo Mariani, prefetto di Reggio Calabria, per richiedere un incontro urgente per trovare in tempi brevi una soluzione che garantisca il riconoscimento dei diritti di tutte le parti coinvolte.

Nella missiva, gli enti come già annunciato alla stampa, hanno comunicato che, a partire dal prossimo 1 luglio cesseranno l’erogazione di tutti i servizi di cure domiciliari integrate. In conseguenza del fatto che, "nonostante siano trascorsi 6 mesi dalla scadenza del rapporto contrattuale e oltre un mese dalla prima interlocuzione con la triade commissariale, ad oggi, nessun atto formale è stato posto in essere da parte dell’Asp5 in merito alla formalizzazione del rapporto con gli enti erogatori".

"Non rientra nei compiti degli enti erogatori - si legge nella nota - rilevare una possibile interruzione di un pubblico servizio che, invece, dovrebbe essere garantito in quanto compreso nei LEA, ma si segnala una condizione di grave disagio che interessa migliaia di persone. Si avvisa, inoltre, che per alcune decine di assistiti, fra i quali molti minori, l’interruzione delle terapie garantite attraverso le cure domiciliari potrebbe metterne a serio rischio le funzioni vitali. I casi a cui si fa riferimento, e di cui non è possibile riportare dati per rispetto della privacy, sono perfettamente a conoscenza dei distretti sanitari".

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