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Sabato, 27 Aprile 2024
La tredicesima edizione

Tumore al seno, la prevenzione si fa in treno: ecco quando il Frecciarosa arriva a Reggio

Un’iniziativa di fondazione IncontraDonna e Ferrovie dello Stato 

Torna sui binari della stazione di Reggio Calabria il treno della prevenzione. La tredicesima edizione di Frecciarosa, l’iniziativa di fondazione IncontraDonna e Ferrovie dello Stato italiane con il patrocinio del ministero della salute e della presidenza del Consiglio dei ministri e con la partecipazione della società scientifica AIiom (Associazione italiana di oncologia medica), di enti e istituzioni, arriverà a Reggio Calabria il 12 e il 14 ottobre. 

Fino al 31 ottobre – mese internazionale per la prevenzione e la cura del tumore del seno - medici e volontari si troveranno a bordo dei treni ad alta velocità, ma anche su Intercity e regionali, per raggiungere un pubblico vasto e diversificato. L’obiettivo è effettuare consulti a bordo dei treni  e quest'anno ci sarà anche la distribuzione del Disco Vaccinale, strumento di facile consultazione per la promozione di una cultura delle vaccinazioni ad ogni età. Punto di forza rimane sempre la distribuzione a bordo treno del Vademecum della Salute: una brochure informativa per corretti stili di vita mirata alla prevenzione oncologica.

Quest’anno il booklet è stato anche tradotto in inglese ed è disponibile sul sito frecciarosa.it, dove saranno anche previsti teleconsulti due giorni a settimana per l’intero mese.

La presentazione della campagna

La campagna è stata presentata oggi con una conferenza stampa a Roma presso la sede di Ferrovie dello Stato italiane e moderata da Alberto Matano, giornalista Rai e Mauro Boldrini, direttore della comunicazione di Aiom.  “L’impegno di Trenitalia per Frecciarosa sottolinea quanto siano cruciali per noi le iniziative in ambito sanitario. Siamo orgogliosi di essere insieme a fondazione IncontraDonna e alle istituzioni, in particolare il ministero della salute, per poter offrire ai cittadini e ai nostri viaggiatori un servizio a tutela della salute. Anche grazie ai nostri treni prosegue il viaggio verso il benessere della popolazione italiana, in particolare quella femminile".

"Con il progetto Frecciarosa - sottolinea il presidente di Trenitalia Stefano Cuzzilla – vogliamo, quindi, consolidare e diffondere una cultura comune a favore della prevenzione oncologica, in particolare di contrasto ai tumori al seno, offrendo un supporto medico capillare e un’attività specialistica al servizio dell’intero Paese”. 

“L’iniziativa Frecciarosa rappresenta da ormai 13 anni un modello consolidato di sensibilizzazione della collettività e di prossimità alla popolazione volto a veicolare messaggi di salute e prevenzione su tutto il territorio nazionale a beneficio di una maggiore consapevolezza sui temi della salute e del benessere a tutela della società tutta - sottolinea la professoressa Adriana Bonifacino, presidente di fondazione IncontraDonna -. Attraverso la distribuzione del vademecum della salute sui treni, e grazie al supporto dei nostri medici e dei nostri volontari, incoraggiamo e coinvolgiamo famiglie, donne, uomini, bambini e persone più anziane, a prendersi cura di loro stessi, contribuiamo a rafforzare il valore del nostro Sistema sanitario nazionale offrendo informazioni e diffondiamo la cultura della prevenzione".

“Sono fermamente convinto che la lotta al cancro potrà essere vinta solo attraverso un deciso investimento nelle attività di prevenzione – afferma il ministro della salute Orazio Schillaci nella prefazione al vademecum -. Sin dai primi giorni del mio mandato ho posto la promozione degli stili di vita corretti in cima alle priorità della mia agenda e fin da subito ho rilanciato con forza le attività di sensibilizzazione sui programmi di screening, anche per recuperare i ritardi accumulati durante la recente pandemia. Ora più che mai siamo consapevoli che investire sulla prevenzione e sull’educazione sanitaria sia la chiave di volta per costruire società più sane e migliorare la vita di ogni persona”. 

I casi in Italia

“Solo nel 2022 abbiamo dovuto registrare in tutta la Penisola oltre 55.700 nuovi casi di carcinoma mammario - sostiene Saverio Cinieri, presidente nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) -. Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito ad una vera rivoluzione sul fronte delle cure. La medicina personalizzata, l’immunoterapia, la genomica, le indagini molecolari più approfondite e i trattamenti farmacologici più specifici hanno portato importanti risultati. Al tempo stesso, riusciamo a salvaguardare maggiormente la qualità di vita della paziente. Persistono rallentamenti nell’approvazione dei farmaci più innovativi e forti resistenze culturali per l’arruolamento di pazienti negli studi clinici. Nel complesso però, registriamo miglioramenti che ci consentono di contrastare una malattia che presenta una crescita costante in tutto il Paese. Il tasso di guarigione si attesta al 66% mentre quello di sopravvivenza a cinque anni all’88%. Ma troppe poche donne aderiscono alle campagne di screening, come la mammografia, soprattutto nelle Regioni del Sud. Dobbiamo promuovere la prevenzione secondaria: anche per questo Aiom e fondazione Aiom continuano a sostenere il Frecciarosa”.

“La prevenzione - dice Francesco Vaia, direttore generale della prevenzione del ministero della salute - deve essere il nostro undicesimo comandamento, a partire dagli stili di vita. Promuovere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce è infatti fondamentale e l’iniziativa Frecciarosa ha il merito di portare attivamente questi temi all’attenzione dei cittadini. La campagna è tanto più importante perché coinvolge le donne, che possono essere le vere protagoniste della prevenzione, attraverso il ruolo strategico che svolgono nella società in relazione all’adozione di corretti stili di vita”.

“Siamo orgogliosi di essere anche quest’anno al fianco della fondazione Incontradonna - sottolinea Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria - in occasione della tredicesima edizione del progetto Frecciarosa. Oggi nel mondo grazie all’impegno dell’industria farmaceutica sono in sviluppo centinaia di farmaci per malattie che colpiscono esclusivamente o prevalentemente le donne con un impegno nella ricerca (che in Italia, in totale, oggi sfiora i 2 miliardi di euro, dei quali oltre 700 milioni in studi clinici) che cresce anche nelle tematiche di genere. Progressi nelle cure che molto spesso dipendono proprio dalle donne, che nel nostro Paese sono la maggioranza nella R&S”.

Lo sport e la prevenzione

“Una delle maggiori responsabilità di Sport e salute e di tutto il nostro mondo è quella di unire lo sport alla salute e alla prevenzione - sostiene Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di sport e salute -. Lo sport che guarisce. Lo sport che previene. Lo sport che aiuta a vivere meglio. Se facciamo tutti qualcosa insieme i risultati ci premiano.I corretti stili di vita, che Sport e salute persegue come scritto nel suo statuto, sono sicuramente un tema che può viaggiare anche sui treni come sulle piste, in campo e in palestra. Frecciarosa, la campagna di IncontraDonna e Ferrovie dello Stato per la prevenzione del tumore al seno in questo mese di ottobre ne è l’esempio. Si fa vedere, si fa capire, manda un messaggio chiaro. Fa crescere la consapevolezza di sé e del proprio corpo. Come lo sport”.

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