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Sabato, 27 Aprile 2024
La denuncia

Turismo, Confapi e Maavi lanciano l'allarme abusivismo e chiedono interventi

Il presidente Giovanni Giordano denuncia la grave situazione del settore viaggi

Per il contrasto alla lotta all'abusivismo e ai danni alle imprese per la concorrenza sleale entra in campo Giovanni Giordano per Confapi e Maavvi che denuncia la grave situazione sul territorio reggino. 

Spiega Giordano: "Raccolgo, un giorno sì e l’altro pure, le grida disperate di tanti colleghi che lottano senza tregua per portare avanti la propria attività di promozione turistica, messa incessantemente a rischio dagli allegri, proliferati e indisturbati super imprenditori dell’abusivismo.

Non solo le difficoltà di tutti i giorni, i rischi, le innumerevoli e spesso inique tasse ma ancora - e più di prima della pandemia - resta presente l’abusivismo come minaccia alle attività produttive regolari e in particolare quelle del settore dei viaggi".

"I clienti viaggiatori, a volte ignari di aver a che fare con un abusivo, abbindolati dinanzi ad ipotetici risparmi economici, - evidenzia il vicepresidente nazionale Confapi turismo e cultura e delegato regionale Maavi - sbandierati tramite locandine improbabili e anonime, ci cascano! Diventano complici di un’illegalità diffusa che si presenta così visibile ed esente da verifiche e controlli da trasformarsi nel giudizio collettivo, automaticamente, in un’attività regolare.

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Tutto ciò con l’inadempiente, indecente e complice sguardo delle istituzioni che, sulla questione dell’abusivismo nel settore dei viaggi, sono ridotti alla stregua di un pugile intontito e pronto a crollare sul ring. O peggio: come dei fantasmi vaganti nell’etere pronti a dissolversi.

Certo è che la situazione è insostenibile ed è scandaloso che nel contempo, a fronte di tanto abusivismo indisturbato, le attività legali pagano ogni tipo di tasse e tributi. Tasse, come più volte evidenziato, oltre misura".

"Dunque, mentre con la mano sinistra si tollera l’abusivismo con la mano destra si chiede sempre di più, ai soliti noti. Alle istituzioni chiediamo, dunque, - conclude Giordano - di porre le basi per una lotta serrata all’abusivismo.

Diversamente, le stesse rischiano di presentarsi non certo come paladine delle imprese legali che purtroppo sono costrette a registrare l’ennesima duplicità tra Paese legale e illegale".

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