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Cronaca

Emergenza coronavirus, Biondo: "Ripensare la filiera produttiva puntando sulle Zes"

Per il segretario generale della Uil Calabria "serve un forte intervento dello Stato ma è necessario anche che la Regioni si adoperi per finalizzare gli oltre 800 milioni di fondi europei ad oggi inutilizzati"

Anche oggi Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria,  ha portato il suo contributo e quello del sindacato durante la trasmissione "Speciale coronavirus", condotta da Pasquale Motta su LaCtv.

"Da questa esperienza ne usciremo molto segnati. Per il futuro - ha detto Biondo - bisogna ripensare la filiera produttiva del nostro Paese, fermando la delocalizzazione all'estero e puntando sulle risorse endogene del territorio.

Per questo chiediamo ai presidenti di Regioni del Sud e in modo particolare della Calabria di utilizzare le Zone economiche speciali, riconvertire i capannoni inutilizzati di proprietà della Stato, lasciati in eredità dalla 488/92, numerosissimi dell’area industriale di di Gioia Tauro, per allocarci attività per la produzione di beni primari, di cui l’Italia in questa emergenza sanitaria, ha mostrato di essere sfornita".

“Sotto questo aspetto - ha concluso il segretario - serve un forte intervento dello Stato ma è necessario anche che la Regioni si adoperi per finalizzare gli oltre 800 milioni di fondi europei ad oggi inutilizzati e si appresti a riprogrammare il Programma operativo regionale per aiutare l'economia e le famiglie calabresi.

Al governatore Jole Santelli e al Consiglio regionale ricordiamo che oggi non è il tempo delle polemiche, ma è il tempo di non lasciare da sole le persone, di tutelare la loro salute e di non far morire di fame i nostri concittadini"

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