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Domenica, 28 Aprile 2024
Le indagini / Varapodio

Varapodio, individuati gli aggressori del parroco: denunciati due cugini

Dopo accurate indagini secondo i carabinieri sono responsabili di lesioni, violenza privata e turbamento di funzioni religiose

Hanno svolto accurate indagini i carabinieri della compagnia di Taurianova, e sono così riusciti a ricostruire quanto avvenuto nella serata del 15 gennaio scorso, quanto  all'interno della chiesa di Santo Stefano di Varapodio, il parroco don Giovanni Rigoli, al termine di una messa di suffragio per una emigrante da poco venuta a mancare in Australia, è stato aggredito da alcuni parenti di quest’ultima, riluttanti a sottostare ad alcune disposizioni parrocchiali circa la liturgia.

I militari dell’Arma, dopo la denuncia del presbitero, hanno acquisito ed analizzato le videoregistrazioni delle telecamere di zona e raccolto le testimonianze dei presenti al momento del fatto. Così, il cerchio si è stretto attorno a due cugini, uno di Varapodio e l’altro di Taurianova, ritenuti autori dell’aggressione avvenuta all’interno dell’edificio religioso.

Il fatto

A chiarire i motivi abietti di un gesto tanto spregevole, è stato lo stesso parroco che ha raccontato ai militari di essere intervenuto, al termine della funzione religiosa, per garantire l’applicazione delle disposizioni curiali e impedire che, al momento delle condoglianze, all’interno della chiesa si creasse un assembramento di persone. Le disposizioni però non venivano recepite dai familiari della defunta, che hanno proseguito indifferenti alle rimostranze del prete. Quest’ultimo, anzi, richiesto nuovamente il rispetto delle norme, è stato raggiunto da uno dei due cugini che, afferratolo per i polsi, lo ha strattonato e gli ha intimato di lasciare immediatamente la chiesa.

Il secondo, approfittando del fatto che il parroco era immobilizzato, andando alle sue spalle, gli ha assestato una testata nell’incavo della nuca.

Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa prospettata alla Procura di Palmi, i carabinieri hanno perciò denunciato i due uomini, uno dei quali già noto agli investigatori perché segnalato per oltraggio a pubblico ufficiale, ritenendoli responsabili di lesioni, violenza privata e turbamento di funzioni religiose.

Il procedimento è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone deferite, attesa la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini. In particolare, stanno proseguendo gli accertamenti dei carabinieri per chiarire anche quanto avvenuto all’esterno della chiesa di Santo Stefano di Varapodio, dopo l'aggressione al parroco.

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