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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Villa Aurora, 25

Casa di cura Villa Aurora, proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente

Le motivazioni dei sindacati indicate un una lettera, inviata alla commissione garanzia degli scioperi, al prefetto Mariani e alla stessa clinica

Proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente della Casa di Cura Villa Aurora. I sindacati hanno informato con una lettera il prefetto Massimo Mariani, la commissione garanzia degli scioperi e la stessa clinica.

I segretari generali reggini Francesco Callea, Fp Cgil, Vincenzo Sera, Cisl Fp, Mohammed Alkilani, Cimop, Francesco Anoldo, Confintesa e Aldo Libri, Sul Calabria: "in data 23.03.2019 chiedevano alla Casa di cura un incontro finalmente risolutivo dopo 3 incontri assolutamente improduttivi e chiedevano, altresì, di avere la necessaria documentazione per un proficuo confronto ovvero: dotazione organica, piano aziendale e ipotesi organizzativa aziendale in relazione alle norme per l’accreditamento presso la Regione Calabria".

Successivamente, in data 29.04.2019 e 20.05.2019, su richiesta delle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl, Cimop, Confintesa, si tenevano due riunioni convocate dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Reggio Calabria che davano, la prima esito interlocutorio, la seconda esito negativo. I sindacati continuavano nella loro attività in sede aziendale e di ricerca di confronto con l’azienda allo scopo di modificare le violazioni del Contratto nazionale di lavoro, delle leggi di settore e delle norme per l’accreditamento ed il riconoscimento della convenzione con la Regione Calabria".

"Preso atto del fallimento di ogni linea di dialogo le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato d’agitazione del personale per i seguenti motivi:

1. Il personale è carente ed al di sotto delle disposizioni per l’accreditamento presso la Regione Calabria. Ciò espone a maggiore stress lavorativo i dipendenti e mette a rischio la tempestività delle terapie e degli interventi medici, infermieristici ed assistenziali;
2. I turni lavorativi sono redatti settimanalmente e non sono tempestivamente comunicati o esposti in luogo visibile, causando possibili disservizi e difficoltà nell’organizzazione della vita privata dei dipendenti. Le turnazioni notturne sono disfunzionali perché non coprono i servizi su intere aree per il mancato utilizzo del personale (medico, infermieristico e ausiliario) previsto ed indispensabile. È costante ed ingiustificata l’assenza della seconda unità infermieristica nel turno di notte. Non viene regolarmente garantita la presenza del personale medico ed ausiliario in tutti i turni. Infine non si regolamenta la reperibilità del personale medico ed infermieristico;
3. È stata applicata illecitamente la riduzione oraria senza accordo con i dipendenti interessati e con evidenti discriminazioni fra dipendenti nell’attribuzione unilaterale del part-time;
4. Nelle buste paga le trattenute sono indecifrabili, sono applicate aliquote fiscali non congrue e suscettibili di pesanti conguagli a sfavore dei dipendenti in sede di conguaglio o di 730, non contengono ogni voce contrattuale riconosciuta. Inoltre, non tutta la retribuzione è soggetta a trattenute previdenziali;
5. I pagamenti avvengono in ritardo, non per bonifico, con uno slittamento ulteriore dei tempi per ottenere l’effettiva disponibilità dello stipendio. Alcune indennità (come ad esempio l’indennità di reperibilità) sono liquidate in maniera forfettaria e non in relazione al servizio effettivamente prestato;
6. Il responsabile per la sicurezza aziendale non ha ancora provveduto, nonostante costanti solleciti, a rimuovere lo sbarramento della porta posteriore d’uscita e il blocco delle uscite con maniglia antipanico, risultando così come unica uscita praticabile, in caso d’emergenza, quella costituita dall’entrata principale della struttura. Inoltre, il luogo statico sicuro è stato indebitamente convertito in sala d’attesa;
7. Le condizioni di lavoro sono particolarmente disagiate perché la clinica non risulta sufficientemente illuminata e non viene assicurata la giusta climatizzazione caldo/freddo con evidente nocumento per i dipendenti e per i pazienti;
8. I cambi di mansione, non discussi né concordati con i sindacati non sono stati accompagnati da apposita formazione e da informazione al personale. Tutto ciò premesso e considerato, le organizzazioni sindacali sottoscritte, anche a seguito dell’assemblea dei dipendenti della Casa di Cura Villa Aurora, decidono di proclamare lo stato d’agitazione e, in caso di una procedura di raffreddamento che non vada a buon fine, di mettere in atto tutte le iniziative sindacali che si riterranno congeniali alla difesa dei diritti dei dipendenti della struttura”.

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