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Cronaca Villa San Giovanni

"Fase due", lo sfogo di un'imprenditrice: "Vorrei investire ma non me lo fanno fare"

Paola Chilà, titolare del lido "Coco beach" di Cannitello, con la stagione estiva ormai alle porte attende ancora delle risposte dal comune di Villa San Giovanni

In questa delicata “Fase due” potrebbe ucciderne più la burocrazia che il contagio da Coronavirus. La crisi economica morde, le imprese soffrono ma lo Stato, in ogni suo anglo rappresentativo anche quello più periferico, spesso non rispetta i famigerati tempi europei. In questa situazione di strana sospensione produttiva si trovano, in particolare, le aziende stagionali, quelle che vivono dodici mesi lavorando per tre mesi l’anno.

I quesiti irrisolti

Così è per una piccola azienda familiare, quella che gestisce il lido “Coco Beach” di Cannitello. Paola Chilà, che gestisce gli affari dell’impresa familiare, da giorni, tanti giorni, attende una risposta dal comune di Villa San Giovanni su un paio di quesiti: uno relativo alla realizzazione della struttura balneare e l’altro sulla concessione del molo di sotto flutto del porticciolo turistico di Villa San Giovanni.

L'incertezza

L’incertezza potrebbe arrecare gravi danni economici all’azienda di Paola Chilà che, dopo aver sostenuto le spese necessarie per allestire il lido, si è sobbarcata quasi 40 mila euro di spese per attrezzare il molo turistico utile alla charteristica marina. “La situazione è catastrofica - ci dice Paola Chilà - le lentezze delle burocrazia rischiano di bloccare intere filiere produttive”.

Mancate risposte

Ciò che lamenta la titolare del lido “Coco Beach” di Cannitello sono le mancate risposte, anche alle Pec, da parte dell’ufficio tecnico comunale di Villa San Giovanni. Ritardi che, con la stagione estiva ormai alle porte, e le tante incertezze del settore davanti ai rischi del Coronavirus, potrebbero compromettere la tenuta finanziaria della sua impresa.

"Vorrei investire ma non posso"

“Io vorrei investire - prosegue - ma devo essere messa in grado di farlo. C’è tanta gente come me che vorrebbe farlo ma viene bloccata oltre che dal Covid anche da una burocrazia inefficiente. Invece, siamo arrivati quasi alla fine di maggio e ancora non ho ricevuto nessuna risposta sui quesiti che avevo avanzato, sulla costruzione del lido, sulla concessione della piazzetta adiacente alla struttura e sulla concessione del molo di sottoflutto, da parte degli uffici comunali competenti”.

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