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Cronaca

Villa, impiegato a scuola andava in piscina durante il lavoro: beccato furbetto del cartellino

L'uomo è stato arrestato in flagranza di reato dai finanzieri. Attraverso l'utilizzo improprio del badge, faceva in modo che in ufficio risultasse sempre la sua presenza

Beccato un altro furbetto del cartellino. Impiegato in una scuola di Villa San Giovanni, preferiva trascorrere le sue giornate lavorative nella piscina privata a gestione familiare.

I finanzieri di Reggio Calabria lo hanno scoperto in flagranza di reato e arrestato. L'uomo, approfittando della sua dislocazione periferica, rispetto alla sede centrale dell’amministrazione di appartenenza presso cui era impiegato, si assentava, indisturbato, abitualmente e senza alcun permesso dal posto di lavoro e attraverso l'utilizzo improprio del badge, faceva in modo che sul posto di lavoro risultasse sempre la sua presenza.

Gli uomini del comando provinciale reggino lo hanno osservato e pedinato per molto tempo. I controlli effettuati hanno consentito di accertare e ricostruire gli illeciti compiuti dal dipendente pubblico, finito in manette per  aver commesso i reati di false attestazioni o certificazioni e di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Gli accertamenti hanno permesso anche di rilevare come gli allontanamenti dal luogo di lavoro non erano giustificati nè da permessi o autorizzazioni di sorta. In un’occasione, in particolare, le assenze dall'ufficio sono state giustificate grazie all'utilizzo di autocertificazioni e  certificazioni mediche, risultate poi false e redatte utilizzando indebitamente l’intestazione e le sottoscrizioni di una nota clinica cittadina.

All’impiegato verranno applicati, dall’amministrazione di appartenenza, i provvedimenti previsti tassativamente dalla legge “Madia” ai fini dell’interruzione del rapporto di impiego.

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