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Lunedì, 29 Aprile 2024
Welfare / Villa San Giovanni

Villa San Giovanni, riaperti gli uffici storici comunali delle politiche sociali

La chiusura non ha mai rappresentato un’interruzione dei servizi, resi in altri locali dell'amministrazione

Riaperti i locali storici delle politiche sociali, quelli dell’ex pretura: i lavoratori, ancora a tempo determinato fino al 31 marzo prossimo, sono ritornati nei loro uffici dopo aver occupato nel mese di dicembre i locali resi disponibili dal settore economico finanziario a causa di una necessaria derattizzazione, con conseguente igienizzazione, e di una minima riqualificazione del bene demaniale in comodato al Comune di villa San Giovanni.

Tanto ha fatto discutere in quest’ultimo mese la chiusura dei locali dell'ex pretura: chiusura dovuta per le ragioni igienico sanitarie, ma che mai ha rappresentato - specificano dal Comune -  un’interruzione dei servizi resi dagli assistenti sociali, dagli educatori, dagli amministrativi che nel numero complessivo di 19 unità permettono all’ambito 14 e a tutti i comuni aderenti di poter svolgere al meglio il servizio socio assistenziale a disagiati, disabili, indigenti, famiglie, minori, nuclei in condizioni di particolare fragilità.

Questi primi 18 mesi di attività sono stati determinati dalla necessità di un riaccertamento straordinario dei residui dell’ambito 14, a causa del dichiarato dissesto del Comune di villa San Giovanni nel novembre 2021. E non basta essersi dimessi un momento prima di tale dichiarazione di dissesto per non esserne responsabili al pari delle sue conseguenze.

L’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrata al Comune di Villa San Giovanni da parte del ministero ha permesso di dare una doppia svolta: da un lato avere contezza di quello che impropriamente è definito il “bilancio dell’ambito”; dall’altro dare ai 19 lavoratori a tempo determinato la prospettiva di una stabilizzazione, nei modi e nei tempi decisi dal coordinamento istituzionale dei sindaci dell’ambito 14 il 7 luglio 2023. Per poter procedere alla stabilizzazione il Comune capofila, ossia villa San Giovanni, dovrà adottare il bilancio di previsione 2024/2026, che come previsto dalla legge, verrà licenziato dal consiglio comunale entro il prossimo 15 marzo 2024.

Da qui la necessità di prorogare ulteriormente fino alla data appunto del 31 marzo 2024 i contratti dei lavoratori a tempo determinato, con la certezza che dal punto di vista giuridico ed economico tutto quanto programmato dal responsabile dell’ufficio di piano avvocato Eros Polimeni ha già trovato approvazione da parte degli enti sovraordinati.

Un confronto con la commissione Cosfel del ministero dell’interno e con l’assessorato al welfar della Regione Calabria, nella persona dell’assessore Emma Staine, nonché dei funzionari regionali preposti alle stabilizzazioni dei dipendenti dei vari ambiti calabresi, hanno dato conferma della bontà delle decisioni assunte dai sindaci dell’ambito 14 e degli atti predisposti dal responsabile dell’ufficio di piano, che saranno in una riunione prossima portati all’attenzione di tutti i sindaci alla presenza degli stessi funzionari regionali.

“Non resta che scusarmi personalmente -  commenta il sindaco Giusi Caminiti con delega alle politiche sociali - con i colleghi sindaci dell’ambito 14 una cui nota indirizzata a me personalmente è stata strumentalizzata dai consiglieri di minoranza di Villa San Giovanni. Come ho detto in consiglio comunale il 30 dicembre scorso, infatti, le questioni politico amministrative di competenza e pertinenza dei sindaci dell’ambito 14 devono rimanere oggetto di discussione del coordinamento istituzionale, perché attengono aspetti differenti rispetto alla gestione delle politiche sociali comunali”. 

Continua senza alcuna interruzione il percorso intrapreso all’interno dell’ambito 14 per avere non solo un ambito che, come oggi, è in grado di intercettare i finanziamenti e vincere i bandi, ma da subito un ambito che renda servizi. In tal senso si è proceduto negli ultimi mesi del 2023 all’accreditamento di cooperative ed enti del terzo settore in grado di svolgere tutti i servizi che l’ambito dovrà erogare e nei prossimi giorni la mappatura dei fabbisogni dei comuni permetterà concretamente di arrivare a rendere i servizi programmati. 

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