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Domenica, 28 Aprile 2024
Il tour del direttore generale

La visita del dg musei Osanna porta il MArRC e i siti archeologici all'attenzione del ministero

Il bilancio della visita istituzionale e gli scenari futuri grazie all'intesa con il Fabrizio Sudano e Filippo Demma

Ha scelto la Calabria e il museo archeologico di Reggio per iniziare il suo tour nelle istituzioni museali e culturali del Sud. Ed è soddisfacente il bilancio della visita di Massimo Osanna, direttore generale dei musei del ministero della cultura, nel nostro territorio. Ad accoglierlo sono stati il direttore del MArRC Fabrizio Sudano (che lo stesso Osanna ha nominato nel ruolo tra i candidati al concorso pubblico indetto dal ministero) e Filippo Demma, direttore regionale dei musei in Calabria, e tra le tappe del viaggio istituzionale ci sono stati anche Medma-Rosarno e il parco e museo archeologico di Locri Epizefiri, dove a fare gli onori di casa c'era la direttrice Elena Trunfio. 

Trunfio, Osanna e Demma

La due giorni non è stata da rigido protocollo ma viva e movimentata, perché Osanna ha voluto anche visitare il sito work in progress di piazza Garibaldi e gli scavi archeologici della soprintendenza di cui Sudano ha mantenuto la direzione scientifica. Il dg ha espresso apprezzamento per l'indagine sull'antico podium romano e si è confrontato con il team di archeologi sugli sviluppi del cantiere, che dovrebbe concludersi prima dell'estate. 

Ma Osanna ha mostrato molta attenzione per il museo archeologico reggino, trovandosi in piena sintonia con il nuovo corso impresso sin dal suo insediamento dal direttore che ha scelto per la successione di Carmelo Malacrino. In particolare, il dg dei musei italiani ha dato qualche suggerimento sull'allestimento delle sale del MArRC e pare abbia valutato con approvazione il contenuto dei depositi. Ed è proprio questo uno dei punti in cima all'agenda di Fabrizio Sudano, che ha detto di voler valorizzare questi reperti con iniziative che non saranno estemporanee e avranno una proiezione legata a un rinnovamento dell'immagine delle sale. La prima novità è legata al laboratorio aperto sul restauro digitale dei frammenti edilizi della Magna Grecia, condotto dai tecnici dell'università Vanvitelliana, le cui risultanze confluiranno in uno studio e poi l'inserimento dei reperti nel percorso del museo. 

Il feeling tra Osanna, Sudano e Demma è promettente per accendere l'interesse del ministero verso il MArRc e i Bronzi di Riace. Mai mancato secondo il ministro Sangiuliano, ma dalla teoria alla pratica il cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei guerrieri greci non ha ricevuto un euro di finanziamento statale. Mentre un impegno formale Sangiuliano aveva subito manifestato dopo la scoperta dei piccoli bronzi di San Casciano. 

Adesso il museo archeologico di Reggio Calabria potrebbe tornare più concretamente nei pensieri del ministero anche grazie al dinamismo del direttore Sudano e al suo progetto di rilanciarne una dimensione internazionale e nello stesso tempo radicata nella città, in rete con turismo e sviluppo del territorio.

Il MArRc e i Bronzi sono patrimonio italiano, ed è necessario che lo stato se ne accorga e li promuova. Le dichiarazioni di Maurizio Osanna nella sua nota ufficiale sembrano avere finalmente chiara questa prospettiva: "I musei calabresi che ho visitato in questi giorni contengono l'essenza stessa delle nostre radici culturali. Collezioni straordinarie che raccontano le origini greche della cultura occidentale. Il lavoro del Ministero della Cultura in Calabria punta e deve puntare sempre più decisamente in questa direzione". 

A fare eco Demma, che ha sottolineato: "All'attenzione delle strutture centrali del Ministero nei confronti dei temi e dei problemi della nostra regione si aggiunge il deciso sostegno della direzione generale musei all'azione di tutti gli istituti periferici calabresi. Grazie a questo ed all'impegno corale della nostra squadra sul territorio abbiamo raggiunto in questi anni importanti risultati che, d'accordo con il professor Osanna, concepiamo come un punto di partenza".

Un altro argomento che vede convergere il dg e il direttore del MArRC è l'accessibilità del museo per le persone con disabilità e la fruizione da parte dei bambini. Su questo versante durante la reggenza di Demma è stato stilato un protocollo ora passato in eredità a Sudano per una collaborazione con realtà sociali che operano con soggetti con disabilità e valorizzare le loro esperienza per accogliere visitatori con deficit cognitivi o problemi di deambulazione, progettando per loro specifiche attività didattiche, finanziate dal museo. 

Insomma, c'è tanta carne al fuoco per il museo archeologico di Reggio, e la direzione generale musei guarda positivamente a questa evoluzione organizzativa e logistica, che punta anche a raggiungere qualche traguardo atteso da anni. Il più importante, come il direttore Sudano aveva detto a ReggioToday il giorno dopo il suo ingresso a palazzo Piacentini è il pieno utilizzo della terrazza con vista sullo Stretto, nella quale secondo il progetto originario del nuovo museo dovrebbe sorgere un punto ristoro. Sudano si è subito mosso per studiare gli ostacoli di tipo demaniale che hanno sinora impedito di realizzare questo obiettivo e affidare un servizio che sarebbe una carta da giocare in più per l'attrattività del museo.

Intanto domani, 4 febbraio, l'appuntamento nazionale delle domeniche gratis al museo, al MArRC sarà il primo della direzione Sudano, un test importante sull'andamento delle visite in una giornata a Reggio Calabria totalizza sempre grandi numeri - esito non scontato nonostante l'innegabile richiamo dell'agevolazione. Il museo resterà aperto dalle 9 alle 20 con ingresso gratuito e ultimo accesso alle 19.30. 

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