Roberto Di Bella lascia il tribunale di Reggio, un evento social per ricordare il suo prezioso lavoro
Il presidente del Tribunale per i minorenni Roberto Di Bella lascierà la sede di Reggio Calabria, per ricordare il lavoro svolto in questi anni soprattutto con il programma Liberi di scegliere, una sperimentazione che permesso di offrire a tanti minori appartenenti a contesti familiari e sociale di ndrangheta opportunità di sperimentare una vita diversa, la rete delle alleanze educative ha organizzato una video conferenza sulla sua pagina facebook alleanze educative reggiocalabria venerdi 22 maggio alle ore 20.
Interverranno alcuni dei protagonisti del cammino avviato con Liberi di scegliere. Oltre a Di Bella porteranno la loro testimonianza l’avvocato Enza Rando vice presidente nazionale di Libera che ha coordinato i programmi di tutela e di accoglienza dei minori e delle donne che hanno rotto con i clan, il questore Maurizio Vallone, le dirigenti scolastiche del Piria, del Panella Vallauri, del Liceo Volta, del Fermi Boccioni, del Telesio Montalbetti, del Falcomatà di Archi , prevista anche la testimonianza di uscita dalla ndrangheta di Giosuè D’Agostino. Dopo il saluto di Paolo Cicciu’ coordinerà la diretta Mimmo Nasone area nazionale giustizia di Libera.
Il presidente Di Bella nell’aderire all’iniziativa ha affermato: "La rete di alleanze educative deve continuare a sensibilizzare soprattutto gli studenti. Bisogna agire sui ragazzi facendo una educazione mirata . Il libro l’ho scritto proprio con questo obiettivo. Non per parlare di principi astratti di legalità , ma di storie in cui i ragazzi potrebbero rispecchiarsi. E’ un po' il mio lascito affettivo, culturale ed emotivo ad un territorio che mi ha fatto soffrire ma che dopo 25 anni, amo profondamente e che mi dispiace lasciare".
Per Di Bella Continuare con Liberi di scegliere, in questo momento storico di crisi causato dal covid-19, è ancora più importante perché è aumentata tantissimo la platea dei minori che vivono un disagio scolastico e sociale che rischia di essere intercettato dalle organizzazioni criminali.