rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Il confronto / Polistena

"Polistena non si tocca", il "no" dell’assemblea alla fusione di Comuni

Promosso dall’amministrazione municipale il confronto su tanti temi, in particolare la conurbazione. Tripodi: "Noi siamo per l’unità territoriale ma contrastiamo l’idea di cancellare il nome Polistena dalla cartina geografica"

È stata un momento di grande confronto per tanti cittadini l’assemblea “Polistena non si tocca”, promossa dall’amministrazione comunale, che ha affrontato tematiche di ordine generale.

I lavori sono stati aperti dal presidente del Consiglio comunale Angelo Borgese nella veste di coordinatore dell’incontro, il quale ha ribadito la posizione politica sul tema della conurbazione.

“Noi siamo favorevoli - ha detto - all’Unione dei Comuni, non alla fusione, perché un conto è unire funzioni e servizi che possono essere svolti ed erogati in forma associata, altro è cambiare nome e cancellare la propria identità”. 

Il sindaco Michele Tripodi ha articolato la sua relazione introduttiva scandendo le tappe della visione politica e programmata delle amministrazioni comunali da lui guidate: “Siamo l’unico Comune che ha approvato il Piano strutturale comunale mettendo a sistema anche processi di conurbazione, nessun altro comune ha definito il proprio strumento urbanistico di sviluppo”.

“Noi abbiamo una visione, altri no. Polistena ha tanti investimenti avviati. Casa della cultura, scuole, asili nido, parchi e giardini, strade, palazzo municipale, oltre 10 milioni di fondi per cantieri in corso d’opera”.

“È falso dire che con la fusione dei comuni arriverebbero più risorse, il problema degli enti locali oggi sono i fondi che bloccano la spesa corrente che è obbligatorio iscrivere in bilancio. Con la fusione dei comuni l’Fcde aumenterebbe a dismisura a annullerebbe qualsiasi contributo premiale e aggiuntivo”.

Sono intervenuti al dibattito diversi rappresentanti di associazioni, comitati, imprenditori e anche comuni cittadini. 

Il vicesindaco Giuseppe Politanò ha preso la parola ricordando che Polistena ha sempre aiutato gli altri comuni nel segno di uno spirito solidaristico e per questo si è guadagnata un ruolo di punto di riferimento del territorio. 

“Ma la fusione – ha proseguito - significa pure accollarsi problematiche insuperabili come i Piano di rientro finanziario che Polistena grazie ad una gestione oculata non ha mai avuto. Non siamo dunque favorevoli”.

Alla discussione ha preso parte anche Domenico Sidari, responsabile comunale dell’ufficio urbanistica che ha illustrato il lavoro compiuto per l’attuazione del Piano strutturale comunale: “Molti privati stanno proponendo strumenti attuativi del Piano che si stanno via via approvando”.

Il capogruppo di Rialzati Polistena, Fabio Racobaldo ha tessuto le lodi dell’amministrazione comunale, parlando di una visione strategica e di una idea di città che ci assegna un primato rispetto a tante altre realtà del comprensorio.

Il sindaco Tripodi ha concluso i lavori ringraziando tutti i partecipanti e ribadendo: “Noi siamo per l’unità territoriale sulle battaglie per diritti come per la sanità pubblica, contro la smantellamento dell’ospedale di Polistena, per l’erogazione di servizi di qualità ai cittadini, servizi e funzioni amministrative che potranno essere unificate in un’ottica collaborativa, ma contrastiamo l’idea di cancellare il nome Polistena dalla cartina geografica e con esso il suo buon nome apprezzato oltre i confini comunali. Pertanto diciamo si all’unione, no alle fusioni. Polistena non si tocca”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Polistena non si tocca", il "no" dell’assemblea alla fusione di Comuni

ReggioToday è in caricamento