rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
L'atto formale

Per contenere il rischio della peste suina chiesto l'impegno dei selecontrollori

Il consigliere regionale Giannetta presenta una mozione, approvata dal consiglio regionale, per impegnare la giunta regionale ad attuare misure di contrasto al diffondersi della Psa

Misure di contrasto al diffondersi della peste suina africana che ha colpito i cinghiali. E’ questo il senso della mozione presentata dal consigliere regionale Domenico Giannetta ed approvata dal consiglio regionale nella seduta di ieri.

Con questo atto formale il consigliere regionale di Forza Italia chiede alla giunta regionale accelerare il selecontrollo nei comuni limitrofi alla zona rossa, per evitare il dilagare della peste suina e attivarsi per programmare ed istituire un sistema organico, mediante l’adozione di specifici protocolli e procedure, che siano di riferimento per la pubblica segnalazione e la raccolta di dati.

Giannetta Domenico-5L’iniziativa del consigliere Giannetta (nella foto) prende le mosse dalla decisione assunta dal presidente Occhiuto, nella sua qualità di Commissario della sanità calabrese, di istituire la zona infetta su 26 comuni della provincia di Reggio Calabria in seguito al rinvenimento di alcune carcasse di cinghiali affetti da peste suina africana.

Le restrizioni riguardano i comuni di San Procopio, Fiumara, San Roberto, Laganadi, Palmi, Bagnara Calabra, Delianuova, Sinopoli, Santo Stefano in Aspromonte, Sant’Alessio in Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Scilla, Seminara, Melicucco, Cosoleto, Calanna, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Montebello Jonico, Condofuri, Bagaladi, Cardeto, Melito di Porto Salvo, Motta San Giovanni, San Lorenzo e Roghudi.

Ma è forte il rischio che l’infezione possa allargarsi in altri pezzi del territorio reggino. Per evitare che ciò avvenga e che ne possa soffrire anche l’economa provinciale, secondo Domenico Giannetta, è determinante mettere in campo la figura dei selecontrollori/selettori, ovvero cacciatori specializzati di ungulati con metodi selettivi e preposti anche al controllo numerico del cinghiale, al servizio della collettività.

Questi selecontrollori, infine, per Giannetta verrebbero impegnati nell’espletamento di un importante pubblico servizio, che garantisce agli organi preposti, una figura ausiliaria, preziosa e determinante, un presidio di esperti, appassionati collaboratori, impegnati, spesso a costo zero per la pubblica amministrazione, in un ruolo di collaborazione, di sorveglianza, di protezione, di contenimento, di salvaguardia, della salute pubblica, del patrimonio boschivo, pubblico e privato e poi nel campo agronomico e della sicurezza stradale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Per contenere il rischio della peste suina chiesto l'impegno dei selecontrollori

ReggioToday è in caricamento