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Riflessioni e spunti sociali, concluso con successo il terzo incontro del "What's left"

La rassegna "Cos'è la sinistra?", voluta dal presidente del consiglio comunale Delfino, ha trattato il tema "La sinistra di fronte alla globalizzazione". Il 10 marzo l'atto conclusivo

Prosegue senza sosta e con un buon dato di partecipazione la rassegna "What's left?" (Cos'è la sinistra?), voluta fortemente dal presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino e dal filosofo Gianfranco Cordì. Arrivato al suo terzo appuntamento, l'evento ha preso in considerazione il tema "La sinistra di fronte alla globalizzazione".

L'iniziativa ha permesso di accogliere Emiliano Barbucci, autore del docufilm "Gramci '44". Il regista, ospite di giornata, ha spiegato che "il populismo attuale che domina la scena mondiale è dovuto a forze che si dicono, esse stesse, anti-globalizzazione. Allora dobbiamo chiederci che cos’è questo fenomeno sociale e politico al quale per esempio sia la sinistra estrema che la destra estrema si oppongono. E la risposta, che costituisce anche la chiave di volta per capire il prossimo impegno della sinistra, è quella di una riflessione nuova sul mondo del lavoro”. 

Non poteva mancare, ovviamente, la riflessione di Gianfranco Cordì: "La globalizzazione, al pari dell’'essere' aristotelico - afferma il filosofo - si può dire in molti modi. Essa non è solo il capitalismo esteso a tutto il Pianeta ma investe anche le sfere dei comportamenti individuali, delle scelte culturali, del nostro rapporto con la tecnologia. La sinistra ha dalla sua il concetto di sociale che deve declinare in questa nostra società nel senso di una maggiore attenzione al tema della verità. Si deve tornare ad affermare chiaramente cosa è giusto e cosa è sbagliato”. 

Spazio, in aggiunta, all'intervento del promotore della rassegna: "Io mi rifaccio - analizza Demetrio Delfino - all’insegnamento di Josè Mujica il quale ha parlato di una “globalizzazione della felicità”: La globalizzazione solo economica in atto non tiene conto del fattore umano. E per quanto riguarda la sinistra credo che molte delle politiche che sono state messe in atto per esempio nel nostro Paese siano state delle risposte piuttosto blande al tema delle diseguaglianze nella società globale. Ritengo inoltre che queste risposte siano state molto poco di sinistra perché non hanno fatto altro che incentivare il lavoro precario, l’instabilità e l’insicurezza”. 

Le parole dei tre esponenti hanno innescato un dibattito sul tema, registrando anche l'opinione della pittrice Grazia Marrapodi, impegnata a sottolineare come il lavoro sia la colonna portante sia per la sinistra che per la globalizzazione.

Il terzo incontro della rassegna ha permesso, inoltre, di espandere quanto detto nei precedenti appuntamenti, portando avanti il generale tema "Che cos'è la sinistra?". L'intera discussione è servita per delineare sei punti ben precisi: "la sinistra non deve rinunciare al suo patrimonio genetico del passato, ma deve cercare di trovare una risposta ai nuovi problemi della società; non deve rispondere all’invadenza del populismo adottando le stesse strategie, ma deve cercare di rispondere alla sfida lanciata dai sovranisti con un proprio dizionario concettuale adeguato ai tempi; deve trovare una sua via in un percorso che è accidentato e caotico all’interno di contraddizioni storiche. 

La sinistra vede affermare con sicurezza la presenza di alcuni punti fermi irrinunciabili, come le dinamiche del mondo del lavoro, della presenza dei cittadini migranti, delle disparità e delle deprivazioni economiche devono essere centrali nel panorama concettuale della sinistra. 

Altra linea di pensiero prende in considerazione la nascita di una nuova “ideologia” in Rete (Facebook, Instagram, Twitter), che ha sostituito le vecchie ideologie, ma il tentativo plebiscitario di una democrazia diretta non pare la risposta ai nuovi problemi della socialità. L’argomento dei giovani, che per esempio a Reggio disertano tutti gli incontri culturali e non si fanno carico di alcuna responsabilità sociale, è quello che più tocca la sinistra che si sente per adesso incapace di restituire con essi il senso di un dialogo che sembra perduto."

Terminato il proficuo incontro, si passa al calendario che propone il 10 marzo come data dell'ultimo appuntamento della rassegna. Il tema della giornata finale sarà "Cosa vuol dire essere di Sinistra”.

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