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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il dissesto incombe su Palazzo San Giorgio, Falcomatà: "Combatteremo anche questa volta"

Il primo cittadino ha commentato con un post su Facebook il grave debito e il rischio default che attanaglia l'Ente. Le motivazioni nella delibera della Corte dei Conti

"Un nuovo debito del 2004 minaccia il nostro Comune. Si tratta dei 65 milioni del debito idrico con la Regione Calabria che, secondo la Corte dei conti regionale, i reggini dovrebbero restituire in tre anni. Combatteremo anche questa volta". 

Con queste parole il sindaco Giuseppe Falcomatà ha commentato, con un post sulla pagina Facebook, la spade di Damocle che incombe su Palazzo San Giorgio, dopo la delibera numero 17 del 2020 che la Corte dei Conti, sezione controllo per la Calabria, ha recapitato all'Ente.

La situazione debitoria è alquanto grave, considerato che il Comune è già sottoposto ad un piano di rientro dal deficit, e le condizioni per salvarsi dal default, secondo i giudici sarebbero additittura nulli.

"Il Comune di Reggio Calabria - si legge nella delibera della Corte dei Conti - dovrà in primis procedere ad un ricalcolo virtuale del proprio maggiore disavanzo e si otterrà che: il c.d. maggior disavanzo assurgerà alla cifra di euro 328.635.504,62; la quota annua da recuperare e da spesare a partire dal bilancio preventivo 2020-2022 sarà quindi pari a 10.954.516,80 (quanto un trentesimo dell’extradeficit ricalcolato) da applicare alla manovra previsionale fino al 2044".

Per la Corte dei Conti dunque è difficile che: "L’Ente possa sostenere una rata di maggior disavanzo più che doppia rispetto a quella in precedenza sostenuta (11 milioni di euro all’anno a fronte dei 4,7 finora applicati)".

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