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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Coronavirus e aeroporto dello Stretto, Falcomatà tuona: "Chiusura inaccettabile"

Il sindaco interviene su cassa integrazione per i dipendenti di Alitalia, impossibilità di effettuare prenotazioni di voli per le stagioni estiva ed autunnale e su assenza di liquidità manifestata dall’ente gestore

"Sono fortemente preoccupato per le sorti del nostro aeroporto perché, oltre ad esserne stata prolungata la chiusura, sono tutt’altro che buone le notizie locali che giungono sulla sua gestione".

Lo dichiara il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà analizzando "i fatti che hanno portato alla cassa integrazione per i dipendenti di Alitalia, all’impossibilità di effettuare prenotazioni di voli per le stagioni estiva ed autunnale e, ancora di più, all’assenza di liquidità manifestata dall’ente gestore, Sacal, talmente grave da impedire l’anticipazione degli ammortizzatori sociali per il proprio personale".

"Ogni anno – ribadisce Falcomatà – la Città metropolitana contribuisce con 250 mila euro per la salvaguardia dell’aeroporto Tito Minniti, attraverso un finanziamento che deve consentire a Sacal di attuare campagne di marketing territoriale ed il conseguente rilancio dell’immagine dei 97 Comuni del territorio.

Questo investimento, però, non ha portato gli effetti sperati e, piuttosto che aumentare, i voli non solo sono diminuiti ma, addirittura, ci si avvia ad un desolante ed inaccettabile stallo dell’aeroporto quasi a confermare i timori da me espressi non più di un mese fa".

"In questa fase – incalza il primo cittadino – è importante che Sacal dia notizie chiare, vere e soprattutto rassicuranti
sulla programmazione delle prossime settimane e su quella dei mesi a venire che riguarda gli aeroporti calabresi e, in particolar modo, l’aerostazione di Reggio Calabria".

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