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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni comunali, liste civiche in fermento: Rinascita Reggina sostiene Angela Marcianò

Per il coordinatore Stefano De Luca, la giuslavorista "sembra avere le caratteristiche umane e professionali per ricondurre la città sul sentiero virtuoso"

E' l'argomento principe della città. Non si fa altro che pronosticare chi sarà il prossimo sindaco di Reggio Calabria. C'è chi è deluso da questa amministrazione e auspica un serio cambiamento, chi vorrebbe la riconferma di Falcomatà e chi aspetta con ansia di conoscere il nome del candidato del centro destra. Il toto candidatura alimemta le convervazioni dei reggini mentre sono in fermento le liste civiche. I rumors che si rincorrono parlano del professore Giuseppe Bombino, della docente universitaria Angela Marcianò e di Pietro Marra, presidente del Movimento autonomo popolare. 

Rinascita Reggina, che nasce "dall'impegno di professionisti, imprenditori e persone di  buona volontà", sostiene l'eventuale canditatura dell'ex assessore comunale ai lavori pubblici, Angela Marcianò. "Molti in questi giorni - si legge in una nota del coordinatore, l'ingegnere Stefano De Luca - richiamano il pensiero di Falcomatà (Italo) e  di quella primavera che aveva risollevato la città, riportando la  politica vera, mossa da un pensiero positivo al quale immediatamente  agiva un fare concreto e reale: metodo virtuoso e produttivo del tutto ignorato da questa sindacatura che ormai da cinque anni va avanti tra comunicati stampa e social a favore di fotocamera".

L'ingegnere De Luca, non è nuovo all'impegno politico, "assessore ai lavori pubblici tra il 1997 ed il 1998 con la giunta  Falcomatà` (quello con cui valse la pena spendersi) e di nuovo  successivamente richiamato dal 2000 al 2002 come responsabile unico del procedimento delle opere del Decreto Reggio, posso dichiarare, senza alcun timore, di esser stato testimone diretto di quella stagione esaltante che solo un destino crudele ha potuto interrompere".

"Reggio vive nell`urgente necessità di uscire dal baratro in cui è disastrosamente precipitata negli ultimi decenni" e per questo motivo nasce Rinascita Reggina con lo scopo "di mettere in campo le molte energie positive che la città è in grado di offrire".

"Fortemente - continua la nota - avevamo sperato nel 2014 con la canditatura a sindaco di Falcomatà (Giuseppe) che fosse pronta una nuova Primavera reggina: purtroppo le nostre aspettative e speranze sono state deluse, insieme a quelle della maggior parte dei reggini. E' sotto gli occhi di tutti il degrado in cui versa la città, nelle periferie quanto nel centro. Lungo sarebbe l`elenco di quel che non funziona e non soddisfa le esigenze di un vivere civile e dignitoso: una per tutte la mancanza totale di attenzione alla "persona" in quanto tale, specialmente a coloro che versano in stato di indigenza e non riescono a mettere assieme il pranzo con la cena.

La cattiva, se non assente, gestione dell'edilizia popolare ha portato a  gravi conseguenze: famiglie che vivono condizioni di disagio abitativo inaccettabili in una citta` che in passato ha speso forze ed energie per garantire a ciascuno la propria dignita`: basti pensare alle pallizzine di Rione Marconi e via Cava che alla fine degli anni novanta accolsero centinaia di famiglie assicurando loro un ambiente salubre in cui crescere i propri figli e affrontare la vecchiaia.

Oggi ci troviamo di fronte a discariche a cielo aperto! Questo degrado urbano si ripercuote inevitabilmente sulle persone che vivono questi spazi, trasformandosi in degrado sociale che si manifesta in tutte le sue forme piu` becere, fino a far perdere la fiducia nelle istituzioni e nei loro componenti".

"Bisogna far ritrovare ai Reggini - conclude De Luca - quella fiducia nelle istituzioni che  è stata persa! Per questo siamo convinti che palazzo San Giorgio debba trasformarsi in una "vera casa di vetro" e non più una fortezza dentro la quale un esiguo gruppo, spesso purtroppo di giovani inesperti, si sono rinchiusi senza alcuna apertura verso chi vuole il bene della città.

A poco servono i tavoli, o peggio i palchi di confronto di fine estate, che a mal pensare, somigliano tanto ad un correre ai ripari: cospargersi di cenere il capo, a cosa serve adesso che, per quasi cinque anni, si è rifiutato qualsiasi dialogo.
Angela Marcianò, dopo i disastri di tutti i partiti, ove ritenesse opportuno scendere in campo, sembra avere le caratteristiche umane e professionali per ricondurre la città su quel sentiero virtuoso che dopo Italo nessuno, tantomeno Falcomata` l'altro, è riuscito a percorrere e far percorrere".

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