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L'allarme

Femminicidi in aumento anche a Reggio, e Antoniozzi proporrà fondi per le case di accoglienza alle vittime in Calabria

L'assessora comunale Nucera denuncia la crescita del fenomeno, mentre arriva un'iniziativa del deputato per offrire mezzi alla rete di supporto attorno alle donne

Il fenomeno della violenza sulle donne assume proporzioni allarmanti sul territorio locale, in Calabria e nella provincia di Reggio, e a ribadirlo è l'assessora comunale all'istruzione e diritti umani del comune di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera. "Sono sempre di più - dichiara in una nota - le vittime di femminicidio o donne che subiscono violenze da parte dei propri mariti o compagni con conseguenze,  purtroppo, spesso mortali. I dati in aumento confermano che la violenza avviene soprattutto dentro le mura domestiche. Un fenomeno sempre più in crescita anche nella nostra città, come evidenziato dagli ultimi episodi di cronaca, e che non può esimere nessuno da un'ampia riflessione su ciò che di concreto può essere messo in atto".

All'appello di Nucera fa eco l'impegno del deputato Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, che intende proporre per la Calabria la concessione di ulteriori fondi alle case di accoglienza per vittime di violenza, con l'obiettivo anche della prevenzione dei femminicidi.

L'importanza di un supporto alle vittime da parte di chi opera nel settore è sottolineato dall'assessora Nucera: "Istituzioni, servizi sociali, associazioni, consultori, scuole che a vario titolo  operano sul territorio devono lavorare sinergicamente per dare alle donne vittime di violenza e che vogliono liberarsi un aiuto e una valida alternativa per allontanarsi e ricominciare a vivere". Prosegue l'assessora: "Ogni giorno ormai assistiamo a questa scia di sangue infinita. Urge creare una rete che possa effettivamente supportare le donne vittime di violenza, sempre più giovanissime, che per denunciare devono sentirsi però sicure e protette e sapere di poter intraprendere un percorso di ripresa fisica e psicologica".

Conclude Lucia Anua Nucera: "Ancor più darebbe necessario intervenire dal punto di vista legislativo con misure ancora più severe e restrittive nei confronti di coloro che usano violenza e che vengono denunciati, affinché non possano più avvicinarsi alla vittima in alcun modo. Molte vittime sono proprie donne che avevano deciso di denunciare e che hanno subito la vendetta del partner.  Altrettanto importante è diffondere una cultura della non violenza nelle scuole affinché i ragazzi imparino il rispetto nei confronti di ogni essere umano e capiscano che amare veramente qualcuno significa non farle violenza di alcun tipo e lasciare libero l'altro. Non ultimo il ruolo della famiglia deve ritrovare centralità e valori da trasmettere ai propri figli che saranno gli adulti di domani".

Le misure che l'onorevole Antoniozzi intende proporre con i consiglieri regionali di FdI in Calabria serviranno anche a fare prevenzione nelle scuole e, osserva il deputato, "a favorire una comunicazione circolare che inviti al dialogo e al rispetto".

Definendo sotto questo profilo la Calabria come esemplare, Antoniozzi cita la sentenza della corte di Appello di Reggio Calabria che ha condannato Ciro Russo a 18 anni di carcere perché aveva tentato di dare fuoco alla compagna: "Questl criminali non sono 'matti' ma delinquenti, che vanno puniti come ha fatto la magistratura giudicante reggina". 

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